Edito da La Clinica Dischi è uscito l’album d’esordio dei Wrong Side dal titolo Punkalypso. Le tematiche degli 8 pezzi della band genovese spaziano molto ma sono accomunate da una cinica e disincantata visione della vita, accompagnata da un profondo senso di sfiducia nei confronti di una generazione che sembra aver perso i propri valori e punti di riferimento.
Wrong Side traccia per traccia
Pittosporum è la prima traccia del disco: un pezzo con caratteristiche giocose. Cecilia mette in evidenza la chitarra, in un pezzo tutto sommato morbido e dai risvolti pop. Anche The One percorre strade non molto lontane dal quelle del pop-rock internazionale, prima di dare un’accelerata decisa nella seconda parte del pezzo.
Si prosegue con Unless, pezzo vivace con la voce in primo piano e la chitarra a seguire. Atmosfere più oscure e piuttosto blues quelle di Just walking away, senza dimenticare che comunque si tratta di band dall’umore per lo più gentile. Si va sull’avventuroso con Indiana Jones, pezzo peraltro tranquillo e vagamente beatlesiano.
Like a meth head mette in evidenza qualche ambizione in più: un pezzo più lungo e con qualche influenza caraibica allo stato larvale, per offrire un buon tappeto sonoro alla voce. Si chiude con Totally depressed, meno malinconica di quanto lascerebbe intendere il titolo. Anzi, il discorso sonoro si ispira chiaramente a esperienze punk-pop d’Oltreoceano, e ne risulta un pezzo piuttosto su di giri.
I Wrong Side convincono di più quando si abbandonano agli istinti e meno quando seguono troppo alcune tendenze mainstream. Nel complesso comunque il disco è più che godibile e di buon livello.
