Quarantena, “Scrivo il niente”: recensione e streaming
Scrivo il niente è il nuovo disco dei Quarantena, punk rock band dalle Langhe. Il nuovo lavoro della band piemontese vede la partecipazione di ospiti come Olly Riva (Shandon, The Fire, Magnetics), Carlame (Discomostro, Skruigners) e il sassofonista torinese Simone Garino.
Quarantena traccia per traccia
Si parte guardando l’Abisso, con un rock tirato e corale, con l’apporto di Olly Riva. Molta energia e un’ottima linea di basso forniscono lo spunto per un brano che cambia spesso ritmo.
Entra in ambito punk Il Cielo è qui, che pure fa registrare cambi di marcia in corsa.
Tocca poi a 13 gennaio, peraltro data di uscita del disco, che si arriccia intorno alle volute della chitarra, per offrire soluzioni elettriche e fluide.
Picchia fortissimo L’epoca dei Robot, che mette in guardia dalla presa di potere dell’intelligenza artificiale, leggendola però paradossalmente in positivo.
Parte piano invece Scrivo il Niente, title track piuttosto meditativa anche quando poi i giri del motore salgono, ottenendo risonanze quasi post grunge.
Con Montagne e Maree si ritorna in ambito più schiettamente punk, per una volta facendo a meno di cambi di ritmo. Genua Abscondita, con DiscoMostro, è una schietta canzone di protesta che racconta di quando scoppia il cielo su Genova.
Ambientazione milanese invece per Vicolo Miracoli (Jerry Calà e Umberto Smaila non c’entrano): la canzone sviluppa la propria rabbia in profondità, con il contributo di Simone Garino il cui sax impazza nel finale.
Particolarmente filosofica, ma anche un po’ ironica, ecco poi Rousseau. Si chiude con Addio all’Occidente, che fa ancora rumore ma che aggiunge una nota piuttosto malinconica per quello che è a tutti gli effetti un congedo.
A volte imprecisi, a volte scomposti, sempre sinceri, i Quarantena sfoggiano un disco particolarmente aggressivo che può senza dubbio convincere gli appassionati del genere.