RapConti Illustrati è il primo libro di Murubutu. Il volume è edito da BeccoGiallo, la casa editrice reduce dal successo del fumetto dedicato ai Pinguini Tattici Nuclearei, che così prosegue il viaggio a fumetti nella musica.
RapConti è disegnato da Ernesto Anderle, fenomeno del web con le pagine Roby il Pettirosso e Vincent Van Love che in passato ha arricchito i live di Murubutu con i live paintings.
La musica di Murubutu è stata definita rap di ispirazione letteraria o letteraturap, per lo stile unico che miscela rap, letteratura, saggistica e storia. Proprio queste caratteristiche hanno reso Murubutu uno dei più apprezzati e riconoscibili storyteller della scena italiana.
Vista la peculiare caratteristica, la casa editrice BeccoGiallo ha deciso di raccontare la scena musicale italiana proprio attraverso l’artista tramite i disegni di Anderle, già autore dei volumi Vincent Van Love, ispirato al pittore Van Gogh, e Ridammi la mano, dedicato a Fabrizio De Andrè.
Centocinquanta pagine che offrono al lettore la possibilità di immergersi nelle storie cantate da Murubutu attraverso una nuova prospettiva e l’inusuale dimensione.
Sedici i brani scelti: La collina dei pioppi, Anna e Marzio, I marinai tornano tardi, Mara e il maestrale, La notte di San Lorenzo, NyX, Franz e Milena, Wordsworth, La vita dopo la notte, La notte di San Bartolomeo, La stella e il marinaio, Ancora buonanotte, L’uomo senza sonno, Le notti bianche, Le invasioni barbariche e Grecale.
Alcune canzoni sono state sviluppate in lunghe strisce a fumetti; altre, invece, sono state condensate in poche, o addirittura, una unica vignetta.
Su RapConti, Murubutu ha raccontato: “La prima volta che Ernesto mi ha fatto vedere le sue tavole, mi ha colpito la sua sensibilità e l’intensità con cui aveva rappresentato le mie canzoni.
Era riuscito a disegnare luoghi e personaggi proprio come li avevo pensati! Aveva colto la mia intenzione narrativa”.
Il rapper ha spiegato poi il senso dei live painting di Anderle che accompagneranno anche i prossimi concerti.
A proposito, è ancora il musicista a chiarire: “Proprio come nel passato, quando si utilizzavano immagini disegnate per accompagnare nelle piazze le narrazioni musicate, in questo show proveremo a rievocare la figura del cantastorie e le sue dinamiche sostituendo agli stornelli il rap e alle illustrazioni il disegno digitale.
Mezzi diversi ma con un fine comune al passato: unire parole, note e illustrazioni per raccontare trame ed emozioni”.
Anche Ernesto Anderle ha voluto dire la sua sul lavoro: “Lavorare al libro di Murubutu è stato un percorso emozionante: ascoltare e illustrare i suoi brani mi ha fatto sentire un viaggiatore, un esploratore di altri tempi, in terre lontane.
E’ un viaggio accompagnato dal valore storico in cui le vicende dei personaggi di Murubutu sono state ambientate: dai confini estremi dell’impero romano alle città distrutte nel dopoguerra.
La poetica di Murubutu si è intrecciata con estrema sintonia con la poetica delle mie immagini perché il loro punto di incontro è stata la natura, elemento cardine della mia arte.
In quest’epoca dove le grandi catastrofi umane e naturali vengono sintetizzate con una foto fatta col cellulare, non c’è più spazio né il tempo di fantasticare su ciò che è avvenuto realmente, impedendone l’immedesimazione.
E’ per questo che le persone ascoltano Murubutu: per prendersi il tempo di ascoltare un fatto umano mentre si trasforma in leggenda”.