Recensione: Babylon K, “The Kasbah Experience”
Circa un anno dopo il primo ep (di cui avevamo parlato qui), tornano a colpire i toscani Babylon K, con un nuovo ep, The Kasbah Experience. Sonorità indie, garage, psichedeliche caratterizzano il nuovo ep della band.
Babylon K traccia per traccia
Si parte in modo piuttosto roboante, grazie alla rumorosa Lysergic Surgery: brandelli di psichedelia si mescolano a una sostanza “sporca” e oscura, sorretta da un giro di basso piuttosto interessante. La seconda traccia è The Run: anche in questo caso i suoni sono sporchi, ma il vigore della canzone è facile da intuire, anche grazie a un ritmo deciso e martellante.
Non inizia in modo molto tranquillo Calm Blue, che però rispetto ai brani precedenti acquista un passo e un’atmosfera psichedelica, che dominerà tutto il brano. Psych 2 al contrario viaggia su binari sonori complessivamente un po’ più puliti, con una struttura che sale di ritmo e che mette una certa enfasi sul lavoro del drumming.
Finale oscuro e molto elettrico per l’ep, grazie a una gita in Bengala, conclusione acida e tirata, chiaramente influenzata anche dalla dark wave.
Buona prova per i Babylon K, che approfondiscono gli aspetti oscuri del proprio sound e forniscono cinque buoni esempi della propria musica, con modalità coerenti ed efficaci.