Recensione: Big Cream, “Creamy Tales”

Big CreamUscito qualche settimana fa, Creamy Tales è il primo lavoro dei Big Cream: un ep da sei brani tra Dinosaur Jr., Sebadoh e Yuck, registrato nella sala prove della band, mixato e masterizzato al VDSS Recording Studio di Morolo. Il disco è uscito in CD e Cassetta con MiaCameretta Records e More Letters Records.

Big Cream traccia per traccia

La partenza dell’ep è subito piuttosto sprint: il primo pezzo è What a Mess, scelto anche come singolo, tempesta elettrica che richiama alla mente le atmosfere di Dinosaur Jr. e gruppi affini. Sleepy Cloud, che segue, si muove su tonalità più incerte, con un retrogusto di selfmade, con qualche escursione di chitarra sghemba.

Più rettilinea Sleep Therapy, che per il cantato può ricordare qualcosa dei Church, mentre Slush torna ad accelelerare, con il drumming in evidenza fin da subito: il brano è veloce ma si concede una coda elettrica nel finale, lasciando spazi notevoli alle chitarre.

Space Collage è aggressiva e si muove in fretta, anche se la parte più adirata è riservata alla coda terminale del brano. L’ep si chiude su Lost Stuff, che riporta in evidenza l’atteggiamento relativamente distaccato del cantato, mentre la chitarra si affanna a dimostrare tesi del tutto proprie.

Si potrebbe definire “fuori tempo” il sound dei Big Cream, qualora il concetto di tempo avesse ancora una grande rilevanza nell’epoca di mescolanza continua in cui viviamo. Ma i Big Cream prendono dai 90s ciò che serve e lo personalizzano in una miscela cremosa che, pur suonando un po’ nostalgica, ha una propria valenza.