I fiorentini Earth Beat Movement arrivano al secondo disco con 70 bpm, in riferimento al ritmo classico del reggae, luce guida della band.
Earth Beat Movement traccia per traccia
Si comincia da un blocco di partenza piuttosto morbido, 70 bpm, la title track, con la voce che si erge a protagonista sui ritmi che forniscono un sottofondo articolato e molto vario. Realtà più vicine a reggae e dub si affacciano in modo determinato in You’ve got the fire, tra controcanti filtrati e sonorità incisive.
Andamento morbido e ondeggiante quello della solare 1000 miles, che sposa la versione più tranquilla e classica del reggae delle origini. Heal your heart, con Jahcoustix, inserisce elementi hip hop, accentua la presenza elettronica e si fa più affilata. Ritmi apertamente dance e aria di festa nella molto allegra e ironica Pull up.
Si torna a movenze più soft con Missy Bun Down, ulteriore dissertazione sul tema “legalize it”. Anche più classici i temi e i ritmi di Mr. Heat, soffice ed estiva. E dopo una Give Gratitude piuttosto interlocutoria, ecco una Beautiful Ladies piuttosto intensa ed enfatica, con l’intervento di Raphael.
Not Alone e My Travel si incamminano su sentieri leggermente più oscuri, mentre è tutt’alto il carattere di Un sorriso in più, cantata in italiano e confinante con il rocksteady e lo ska. L’insistente Selfie chiude il disco, prima della coda finale con Missy Bun Dub.
In un’epoca di contaminazione a tutto campo, gli Earth Beat Movement scelgono di proporre larghe dosi di reggae piuttosto “puro”, con qualche eccezione qui e là. Se la qualità complessiva è buona, se i fans del genere saranno comunque soddisfatti, forse qualche ripetizione qui e là si poteva sforbiciare con giovamento del disco.