Recensione: Pin Cushion Queen, “Settings_1”
Settings è la seconda produzione targata Pin Cushion Queen. Tre ep da tre brani ciascuno, pubblicati nell’arco di mesi; il primo è Settings_1. Dopo i personaggi di Characters (2011), nel 2016 esce questo nuovo lavoro colmo di “ambientazioni”, secondo capitolo di una sorta di trilogia della narrazione, in cui l’ultimo sarà Stories.
Pin Cushion Queen traccia per traccia
Si parte dagli sfondi di Background: sensazioni differenti si accumulano su un tappeto elettronico, con voce gentile ma inquieta, con lunghe fasi strumentali che aumentano il senso di smarrimento che forse è la cifra stilistica più evidente del brano.
Si passa poi alla ben più decisa Mechanical Liars, che è guidata da ritmiche molto determinate, con qualche pennellata di dark wave, ma anche temi sonori imprevisti che si sviluppano nel corso del brano, con qualche coloritura post-grunge che affiora qui e là. Il finale tende al morbido ma in modo minaccioso, prima di recuperare i temi iniziali.
E’ molto soffice il modo di chiudere l’ep, con Cracks in the Ice che si muove con attenzione su superfici sonore sottili, che però trovano modo di irrobustirsi man mano che il brano procede, anche grazie all’intervento di un solido drumming. Impossibile non pensare a qualche episodio situato in terra Radiohead con un pezzo del genere, anche se con qualche ricciolo barocco in più.
Tre brani sono poco, ma i Pin Cushion Queen annunciano nel modo migliore il loro Settings, aprendo in modo encomiabile per qualità, ispirazione e capacità di variare lo schema.