Recensione e streaming: XIX, “XIX”
[bandcamp width=100% height=42 album=554837912 size=small bgcol=ffffff linkcol=0687f5] XIXXIX è Marco Anulli, musicista e compositore italiano, classe ’96, di Terni. I suoi brani nascono tutti dalla chitarra, successivamente destrutturata, distrutta e rielaborata tramite laptop. Il risultato è una miscela di sonorità distorte ed eteree allo stesso tempo, creando brani che si muovono nei meandri dell’ambient, del drone e del noise.

L’EP XIX esce per Stay Home: Gigs & Records.I titoli dei brani sono ispirati alla vicenda di Adamo ed Eva, e la musica fornisce la continuità per considerare l’ep una sorta di concept.

XIX traccia per traccia

Si parte dalla breve Genesi, che introduce a un mondo fatto di noise, almeno sulle prime, con un muro del suono innalzato molto rapidamente e poi scomposto in suoni di chitarra un po’ più riconoscibili. Molto più pacate le sensazioni trasmesse da God Ask Her, che ha un passo rallentato, mentre Eve si allunga e si diffonde, proponendo una struttura che può riportare alla mente le sensazioni trasmesse da certe ben determinate colonne sonore di film di fantascienza.

Altro pezzo sostanzioso a livello di tempi è Adam, in cui dai primordi del brano emerge un ritmo pesante e quasi tribale, che finisce per dominare la scena. Meno enfatico e più robotico è il finale dell’ep, l’omonima XIX, che conclude il film di fantascienza biblica con sensazioni non proprio positive, e anzi piuttosto minacciose.

L’approccio di XIX/Marco Anuli è significativo per la scelta dell’utilizzo dei suoni di chitarra trasfigurati, invece che il synth nudo e crudo: permangono, all’interno dei brani, energie differenti e più vive. Nel complesso l’ep propone buone idee e un risultato rimarchevole.

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