Si intitola Leonardo il nuovo ep del cantautore toscano Riccardo Bianchini. Primo capitolo di un’opera più ampia, Leonardo è un ep di quattro brani fra loro diversi e complementari: un monologo surreale e complottevole che inneggia alla poesia, un’invettiva anticonsumista, una preghiera e un viaggio ironico nelle disavventure dei palazzi di giustizia.
La produzione artistica è di Salvatore Parrotta, che oltre a curare gli arrangiamenti e mixaggio dei brani è coautore delle musiche.
Il senso di questo lavoro sta nel ritornello del brano principale: Il mondo cerca sempre più ingegneri, eppure avrebbe sete di poesia
Riccardo Bianchini traccia per traccia
L’ep si apre con Leonardo, che fa i conti con la quantità e la qualità: una sorta di monologo anticapitalista, su suoni di blues elettrico. Ecco poi Cattiva coscienza, che parte quasi sottovoce per poi esplodere in maniera piuttosto rumorosa. Le riflessioni prendono forma di canzone sferzante e piuttosto ricca di pareri pungenti.
Si procede con D esistere, ballata morbida e autunnale con titolo scritto in modo da alludere all’esistenza e insieme alla desistenza, soprattutto dalle frenesie contemporanee.
Una questione legale con Napoli come sfondo è l’ambiente ideale nel quale si muove Viaggio al Centro Direzionale, sorta di piccola commedia su musica western, tra Kafka e Totò, con molta ironia e qualche indizio di realtà.
Con una certa propensione alla musica suonata e di vecchio stampo, il nuovo ep di Riccardo Bianchini ne conferma gli istinti e le modalità che viaggiano verso un modello originale e non troppo esplorato. Un modo di pensare sicuramente peculiare e a volte anche ironico, che colpisce spesso nel segno.
Genere musicale: cantautore
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