SaidSesto album per i Said: uscito per Rocketman Records, ecco Istruzioni per loser. La band modenese produce questo nuovo disco continuando la propria ricerca di stile. Il risultato è una miscela che va dal metal al flamenco, dal funk al reggae e dall’elettronica al punk.

Questo è il primo disco della band registrato interamente in formazione “power trio” e le sonorità ne risentono immediatamente.

Istruzioni per loser è una traccia guida che analizza le diverse situazioni in cui noi tutti possiamo tranquillamente trovarci. Per esempio l’incapacità di andarcene con educazione da una situazione conviviale, come descritto in “Ferma Porta”; oppure l’ipotesi di come sarebbe lasciarsi alle spalle quello che è il comportamento socialmente accettabile, scenario descritto in “La gente è fuori di testa”; o ancora ne “Il dramma del buono” dove racconta come l’essere troppo buoni possa essere spesso un punto debole in una società fredda e cinica come quella odierna

Said traccia per traccia

Il primo pezzo dell’album è Fermaporta, ingresso punk rock a un disco che, quando c’è da picchiare, non si tira indietro. C’è una certa quantità di impeto anche in Caramelle, con una struttura che però permette cambi di ritmo ed esplosioni di drumming. Il dramma del buono accarezza idee grunge, ma poi sfocia in un robusto punk “da corsa”.

Si procede spinti da chitarre furenti con La gente è fuori di testa. A questa considerazione realistica fa seguito un pezzo consistente e molto picchiato. Ingresso western per L’arte del duello, ma dopo l’entrata morriconiana si torna a un rock più robusto. In crescita Biochimica, che fa affidamento su pause e accelerazioni improvvise, con chitarra e drumming sempre in evidenza, ma anche con varianti vocali piuttosto curiose.

Con Il trucco i suoni e i ritmi si abbassano un po’, anche per dare spazio al racconto del testo. Si torna a correre con La morte della meritocrazia, pezzo che si concentra sull’attualità con riverberi punk-metal. Sfocia invece quasi nel metal sinfonico La nuova stagione.

Si prosegue con la molto ironica Talk Show, che discetta su certi salotti televisivi, sempre in salsa punk. La sostanza che introduce Il salto è invece elettronica, ma si tratta di un’illusione breve. L’elettricità torna rapidamente a comandare i giochi. Chiusura del disco affidata a Sparta, sorprendente escursione nel dub.

Disco molto potente ma non privo di sfumature, il nuovo dei Said. La band modenese sceglie di picchiare quasi sempre, ma senza per questo fare dell’album un monolite. Anzi la parte più interessante di Istruzioni per loser sono proprio le strade alternative, le varianti possibili che ogni brano lascia aperte all’ascolto.

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