Ta Da! è il titolo del secondo ep di Samuele Fortunato, cantautore 25enne di origine comasca che si dedica alla musica dall’età di 15. La passione per la chitarra e le canzoni di miti intramontabili com Bowie, Doors e Velvet Underground hanno portato l’artista ad avvicinarsi al mondo della musica, fino a farne protagonista indiscussa delle proprie giornate.
Ta Da! si compone di sei tracce, autoprodotte, dedicate alle donne che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Samuele: la figlia Alice, la mamma, alcuni amori. Racconta che “questo disco è la mia redenzione, nasce in un nuovo ciclo vitale che ho intrapreso. Va contestualizzato in un ambito ben preciso: una completa messa in discussione dei vecchi diktat di una vita che non mi apparteneva, e in un luogo ben preciso: una casa bianca, enorme, piena di artisti, che sta in Val Bormida: Teatro Cantiere. Sono canzoni semplici, prive di qualsiasi dietrologia“.
Samuele Fortunato traccia per traccia
Ti vesti da strega ma non fai paura
Si comincia con La nausea, con un richiamo deciso a Jean-Paul Sartre e al suo esistenzialismo, con sprazzi di Val Bormida sullo sfondo. Le chitarre si intrecciano e raccontano di spleen e di anni ’30, in una ricerca sulla soggettività e sullo scopo del nostro stare al mondo.
Ma tu vai come se non dovessi andare mai / riempiti di vino e poi vienimi a cercare
Da Sartre a Baudelaire il passo è breve, e fa cambiare atmosfera e aspettative. Un sound che si avvicina al folk, richiamando memorie di Capossela anche per il trascinare delle parole, il brano è affascinante e struggente. Disordini nel cuore e negli atteggiamenti, speranze di sentirsi cercati e di avere una possibilità di restare a galla, di non affondare.
Ma ti racconterò di tutti gli animali salirono su un’arca e andarono per mare
Che sei figlia mia è il brano dedicato alla piccola Alice, ai suoi sorrisi e alla promessa di imparare insieme quello che si presenterà durante il percorso. La tenerezza si esprime con la fisarmonica e la chitarra, con le parole e con l’amore che incondizionato trasuda in ogni nota.
Oggi non ci sono treni / ma io arriverò / se arriverò arriverò a piedi
Si prosegue con il viaggio Lisbona – Pisa, ai continui spostamenti di una persona che sceglie di andare ovunque tranne che vicino a chi la sta aspettando. Io arriverò a piedi, a dispetto dei treni che non ci sono e delle distanze che si possono colmare solo con la volontà.
Ce lo dicono le nostre chimere e i demoni che non lasciamo andare
Il passato suona folk: tra demoni interiori, genitori, canzoni di una volta, gesti di donne che non sono rimaste accanto, si ripercorrono come se fossero un viaggio immagini di ciò che è stato. La malinconia in cui affondano le radici del brano è mitigata dalle atmosfere create, ma lascia comunque il dovuto spazio alle riflessioni del caso.
Leggi tutti i libri del passato e raccontami le storie per dormire
Dei sogni e dei silenzi è l’ultima traccia, una ninna nanna sentita e figlia di emozioni forti, raccontata con la delicatezza della musica e la potenza di un canto accorato e sporcato dall’emozione.
Nel suo secondo ep, Samuele Fortunato delinea la sua forte personalità e il bisogno di esprimere la sua essenza a 360 gradi. Radici nel cantautorato e nella musica sanguigna, Ta Da! è un lavoro che non vuole compiacere nessuno, ma che vive della sua stessa energia.