Sanremo 2021: Cronache dal Divano – Serata finale
Concludiamo qui le nostre Cronache dal Divano relative al Festival di Sanremo 2021 (come nella quarta, nella terza, nella seconda e nella prima serata).
Fabio: Ciao ciao Ama: con la finale di stasera si celebra anche l’arrivederci del conduttore e direttore artistico che ha retto, con luci, ombre e sicuramente situazioni non facili e senza precedenti due edizioni del Festival di Sanremo. Gli riconosciamo di aver proseguito e completato l’apertura alla musica nuova di un palco sempre piuttosto tradizionalista. Se nella finale di stasera gente come Willie Peyote, La Rappresentante di Lista, Colapesce e Dimartino hanno la possibilità di aggiudicarsi posizioni di grande eccellenza, è grazie all’aria nuova che è arrivata sulla Riviera.
Chiara: Speriamo che non sia burrasca. Che in mezzo alla corrente ci siamo tutti (allegria).
Fabio: Ok, ci siamo. Siamo pronti? No perché non ci possiamo più nascondere. Voglio il tuo podio e lo voglio ora.
Chiara: Il mio podio personale o quello che accadrà?
Fabio: Entrambi.
Chiara: Te li darò entrambi, allora. Personale definitivo Sanremo 2021:
1 Willie Peyote
2 La Rappresentante di Lista
3 Colapesce e Dimartino
(Vanno bene anche in ordine sparso)
Pronostico:
1 Ermal Meta
2 Maneskin
3 Irama
Con bonus per una Annalisa, un Fedez Michielin e un Willie, perché no. Alla fine si interscambiano facile i vari artisti… e sono tutti amati dal televoto.
Fabio: Guarda che ti vedo che ci stai mettendo tutta la scaramanzia di cui sei capace.
Chiara: Mamma mia se vince Willie sarò molesta come non mai.
Fabio: Io ho visto cose, l’anno scorso a Sanremo… Perché poi la cosa curiosa è che potrebbe tornare la situazione degli ultimi due anni: una figura di carattere indipendente/alternativo contro una figura di estrazione più classica. Le forze del male, insomma. Per ora siamo 2 a 0 noi. Comunque registro il tuo disinteresse per il mio pronostico, che discende direttamente dal fatto che ti sto sonoramente sculacciando al Fantasanremo, e lo faccio lo stesso.
Chiara: In realtà stavo facendo da mangiare. Io mangio sempre in questi nostri diari. Pronostica, vai!
Fabio: Io recuperavo il gatto. E anche i suoi pronostici. Che sono: Annalisa Willie Ermal. Anche se io vorrei esattamente il podio che hai indicato tu, con inserimenti eventuali dei Coma_Cose che però vedo più deboli rispetto al terzetto Willie-Rappresentante-ColaDima.
Chiara: E non li ho scelti neanche per affetto. Solo che per la competizione che hai citato, il Fantasanremo, io sono proprio del gatto, come si suol dire a Genova e forse anche a Sanremo. Ovvero… Sono nel sacco. Vincerai comunque a meno che non rimanga stecchito uno dei miei.
Fabio: Potresti violare un paio di zone arancione scuro e procurarti i 1000 punti con un omicidio. Non stai neanche così lontana.
Chiara: Ma magari anche no. Con due di loro peraltro ci si sta già accanendo chiunque. Tu per primo!
Fabio: Ma infatti io ti chiedevo un omicidio artistico. Te lo chiede la musica! Nel frattempo anche Civati chiede di votare Willie. E come mi hai fatto notare, Ghemon dice che gli servono 7 milioni di voti per vincere, che lo qualificherebbero per le primarie del Pd. Insomma chi vince Sanremo è in buona posizione per guidare il paese, diciamocelo.
Chiara: Assolutamente sì. Pensa se fosse Irama.
Fabio: Lo guiderebbe in smart working. Intanto l’inno suonato dalla banda della Marina, per restare in tema istituzionale.
Chiara: Abbiamo la benedizione della Patria. Non mi pareva leggendo i giornali.
Fabio: Si comincia! Ben vestito (per una volta) Ghemon che apre le danze con un po’ di soul e un pizzico di swing. Chissà se i suoi appelli di televoto alle ex avranno effetto. Peraltro uscendo fa il segno di vittoria, quindi il 2 con le dita, ma il suo codice è 01, perciò immagino plotoni di fan (e di ex) che si chiedono quale codice votare.
Chiara: Io lo avrei televotato. Stasera molto elegante, pur mantenendo lo stesso mood delle precedenti esibizioni.
Fabio: Puoi dire “molto elegante” anche della mise di Gaia di stasera?
Chiara: Ma che peccato, è così bella che mi sembra impossibile dire che stia sempre male. Non mi convince e neanche la sua canzone.
Fabio: Uno dei casi in cui l’ascolto ripetuto non migliora il brano. Così come difficilmente gioverà a Irama rivedere per la terza volta lo stesso filmato delle prove, giubbo di pelle e tutto. Ma al momento la sua classifica di Sanremo non sembra soffrirne.
Chiara: E ciò che le mie orecchie sentono sta diventando familiare. Come diceva la mia Carmen Consoli? Perfino il dolore più atroce si addomestica.
Fabio: A me invece lui ricorda certi cantanti finto rock anni Ottanta. Ma non voglio fare troppo il boomer. Ma cos’è successo a Gio Evan? L’hanno messo in centrifuga?
Chiara: Stasera i cantanti temerari dei colori eccentrici hanno optato per il colorblock. Gio Evan è stato candeggiato ed è di bianco vestito.
Fabio: Ma i capelli, i capelli!
Chiara: È pettinato. Non sta male! Apprezzo i pantaloni lunghi dopo giorni di bermuda.
Fabio: Dal punto di vista musicale continua a convincermi poco. Ma in modo nettamente più elegante.
Chiara: Ora non lo scriveremo, ma è migliorato molto. E ha fatto tutto per il Fantasanremo, occhiolini, ringraziamento all’orchestra eccetera.
Fabio: Para… dossale. Diciamo così. Gli mancava giusto un infarto e aveva fatto veramente tutto. No, che abbia tenuto il palco è vero. A me è anche il modo di cantare che sembra volutamente irritante.
Chiara: Sempre stato così anche lui come Aiello!
Fabio: A proposito di gente sempre uguale a se stessa, ecco Fiorello in un medley (ho già detto che odio i medley?) di canzoni antiche, da Festival e non solo, di Little Tony.
Chiara: Che fatica. A proposito di ego giganteschi il caro Fiorello riesce a mantenere il primo posto nonostante la presenza di Lauro. Fiorello ipotizza anche un Ariston strapieno per la prossima edizione, augurando pessimi ascolti ma tantissimo pubblico. Andiamo a mangiare in mezzo all’orchestra come ha suggerito?
Fabio: Ok, magari fra gli archi. Eviterei il trombone e il gong. Qui comunque c’è il favorito Ermal Meta. Un milione di cose da dirti, ma quanti milioni di televoti? Comunque va riconosciuto che Ermal ha cantato esattamente nello stesso modo tutte e tre le sere. Un bene o un male?
Chiara: È un disco, una macchina da Festival.
Fabio: Ma ecco “Baffetto” Fulminacci, che allarga il colletto della camicia ed è ancora avaro di sorrisi.
Chiara: Il vero problema è che adesso per ogni ritornello immagino un concerto. Già con Fulminacci sogno cori disperati in calde notti di luglio.
Fabio: Così sarà, fidati. Tra l’altro lui è tanto bravo e molto divertente dal vivo. Stasera ci ha messo un po’ più di pathos. Nel giro di qualche anno torna qui e vince. Torna Ibra. E il sollievo è che si tratta delle ultime volte
Chiara: Lo vedrai solo al Derby.
Fabio: Eh quest’anno li abbiamo finiti. E non benissimo per lui, nel complesso. Così come non esce benissimo da questo Festival di Sanremo, soprattutto con queste battute non troppo riuscite su Achille Lauro. Vediamo se stasera Renga si riesce a sentire una volta sola o se ha preso gusto ai bis.
Chiara: La prima sera era decisamente sottotono. Ha preso confidenza col pezzo.
Fabio: Evidentemente ci si emoziona anche dopo 35 edizioni del festival. Ne avrà fatte 35 no?
Chiara: No perché ricordo la sua prima volta!
Fabio: Eppure sembrava.
Sanremo 2021: Extraliscio, ColaDima. E chi è Bob?
Chiara: Nel caso qualcuno se lo fosse perso: Orietta Berti ha dichiarato durante un’intervista con Marco Liorni che ha lasciato il rubinetto aperto per mettere i fiori di Sanremo nel lavandino e ha allagato l’albergo.
Fabio: È un altro dei dettagli per il piano di rapire l’orchestra di Sanremo e chiedere il riscatto.
Chiara: Fare finta di essere una vecchina indifesa e distratta. E poi sferrare il colpo.
Fabio: Esatto, fanno sempre così. Anche in coda alla posta.
Chiara: Nel frattempo anche Gli Extraliscio con Davide Toffolo. Che si scambiano anche i pezzi di canzone.
Fabio: Parecchio su di giri i ragazzi stasera!
Chiara: Un’esplosione. Si proprio vede che avevano poca voglia di suonare.
Fabio: Pochissima. Comunque vorrei gli occhialetti di Mirco Mariani. Tanto lui non li usa.
Chiara: Breaking News: è appena apparsa nel mio Instagram la Maserati Achille Lauro. Personalizzata in diversi dettagli. Mentre altre markette vanno in onda a Sanremo con Serena Rossi e la sua ultima fatica televisiva. Eccoli qua Colapesce e Dimartino. È già una hit. Anzi, hittissima
Fabio: Stasera siamo di raso eh. È raso?
Chiara: Vediamo se accade il miracolo e abbiamo la voce. Ormai Colapesce ammicca come se fosse il padrone di casa. Sembrano un po’ usciti da un matrimonio con la banda di Romanzo criminale.
Fabio: Dopo lo squat e l’appello al voto a Kanye West e alla Kardashian possono fare quello che vogliono. Comunque me la canto tutta.
Chiara: Io faccio anche il passetto.
Fabio: L’anno prossimo mettiamo anche i filmati. E in effetti è un attimo ripensare alle feste anche di merda e alla propria vita in questo periodo. Ci vuole un po’ di musica leggerissima. E un podio per loro.
Chiara: La pattinatrice è la musica leggera secondo te?
Fabio: Ah vai sul simbolico. Potrebbe essere in effetti. Ah questo è lo spot con Mina che canta e che di solito fa scattare gli spiritosissimi commenti social tipo: e Mina vince il Festival!
Chiara: Sì, lo vincerebbe se le interessasse partecipare. Ma è in smart working da tempi non sospetti.
Fabio: Stasera vince l’eleganza, niente tende di perline stasera a impreziosire il look di Malika Ayane.
Chiara: Ma meglio così. Almeno anche le nonne che ci tengono saranno soddisfatte.
Fabio: Be’ è la finale, è obbligatorio. Mica come le prime sere quando puoi andare anche in ciabatte.
Chiara: Nel mentre ringrazia tutti, anche Bob. Chi è Bob?
Fabio: Bob Speranza, ministro della Salute?
Chiara: Mh. Questo non creto, per citare il buon Crozza che imita il buon Razzi.
Nel frattempo con Fiorello dopo dita dei piedi e cazzi dei pesci abbiamo le parolacce nascoste nella lirica.
Chiara: Spiace distrarti, ma Hipster Democratici (sì, ormai quando parlando tra loro Ama e Fiore io apro i social) chiama al voto la nazione per arginare Ermal.
Fabio: Va riconosciuto a loro che sono stati tra i primi a fare campagna pro Willie. Se la giocano con te come fan più accesi.
Chiara: Vediamo. Sto leggendo tanti commenti positivi ma ho deciso di rimanere con i piedi per terra.
Fabio: Ti sento proprio in tensione.
Chiara: Un po’. Sono arrivati Francesca Michielin e Fedez.
Fabio: Qui sull’erba siamo mille mille è una nostalgia di un concerto?
Chiara: Mi piace immaginare che lo sia.
Fabio: Fedez ha rubato la giacca a Gio Evan.
Chiara: La Franci sembra una fata turchina, ma è deliziosa.
Fabio: Un po’ effetto bambolina. Che vale anche per la canzone. Peraltro secondo me si sono vestiti così per i meme.
Chiara: Però voterei Fedez anche soltanto per le storie del suo adorabile baby che chiede di fare vincere il papà.
Fabio: Sono oggettivamente teneri.
Ecco che ora svanisce la tua tenerezza e arriva la spiazzante lucidità di Ornella Vanoni.
Chiara: Si mantiene in forma la Signora. Soprattutto quando dice a Fiorello che ha un attimo manie di protagonismo e che ha un pochino rotto le scatole.
Fabio: L’hanno invitata per farsi prendere a schiaffi.
Chiara: Può tutto. Ma a 86 anni, puoi fare praticamente ogni tipo di richiesta di collaborazione perché nessuno ti direbbe mai di no e chi porti con te all’Ariston? Gabbani. Peccato che non abbia duettato con Aiello tra l’altro, sarebbe imploso TRAKS.
Fabio: C’è ancora tempo, mancheranno 7-8 ore alla fine, può succedere di tutto. Eccolo sul palco, un sorriso dentro al botulino. Il Grinch sul palco di Sanremo.
Chiara: La paresi facciale c’è, però tanto di cappello per questa esibizione sul serio, al netto del mio astio.
Fabio: Ora, grandissimo rispetto per la storia di Ornella. Ma non stiamo prendendo un filo troppo tempo?
Chiara: Lui rapido e indolore però.
Fabio: Per fortuna.
Chiara: Ma hai visto che l’Ornellona prima di andar via voleva farsi dare il bacetto da Amadeus? Mi scioglie il cuore questa pucciosità, o forse è solo il contatto umano.
Fabio: È già ora del nostro favorito? Così presto?
Chiara: Ci sto credendo moltissimo in Willie.
Fabio: Abbracciamoci forte
Chiara: Anche Bestonzo è con noi, niente può andare male.
Fabio: Ondeggio già la testa.
Chiara: È un figo spaziale. Se non vince Sanremo avrà centinaia di appuntamenti. Ma anche se lo vince.
Fabio: Com’è che fino a ieri era il sosia di Toninelli e ora dite tutte che è un figo spaziale?
Chiara: L’educazione sabauda a Sanremo. Che già d’estate ad Alassio si inizia a sentire eh.
Fabio: Ho visto di meglio, ho fatto di peggio. Penso che parlerò soltanto citando questa canzone per i prossimi sei mesi. Peraltro stasera voce un filo più roca delle sere precedenti, ma non punta sul bel canto, per fortuna.
Chiara: Nichilista, torinese e disoccupato, perché “dire cantautore fa subito festa dell’Unità e dire rapper fa subito bimbominkia”. La sua bio.
Fabio: Mitologica. La migliore della storia.
Orietta e i suoi piani diabolici, Birreria Botteri e Bugocromatico. Ed ecco i Maneskin
Fabio: Niente, nel frattempo è diventata la sagra del pallone a Sanremo, officiata da Ibrahimovic.
Chiara: Del pallone e delle attrici che non conosco.
Fabio: Ma non è un’attrice… è Tecla Insolia, la conosci per forza. Era arrivata seconda a Sanremo giovani l’anno scorso.
Chiara: Ah ecco, indimenticabile proprio. Di Leo Gassman invece mi ricordo. Anche della canzone, per dire.
Si è fatta una certa, Orietta Berti guadagna il centro del palco col favore delle tenebre.
Fabio: Ora Orietta darà vita al suo piano diabolico.
Chiara: Ho capito cosa mi ricorda: un pezzo di Sanremo dei Matia Bazar, Brivido caldo.
Fabio: In realtà è talmente classica che me ne ricorda parecchie. Non parlo di plagio eh? Ma proprio di riferimenti comuni. Però dopo tre sere la trovo proprio antica. Mi spiace ma non mi unisco all’Orietta wave.
Chiara: Ma lei è stupenda.
Fabio: Sì ok, ma perché mettere una tenda da salotto al posto del vestito? E mi raccomando Orietta, ora con ‘sti fiori non allagare l’hotel.
Chiara: Ah ma c’è ancora una gara in corso. La Berti tant’è mi sa di ospite, vai a capire. È il momento di Arisa, stavolta con abito oro come il make up e la solita canzone orecchiabile e un po’ malinconica.
Fabio: Eh stiamo sempre parlando di Giggi. La tradizione festivaliera a Sanremo perfettamente rispettata. Ma io Arisa me la ricordavo un po’ più guizzante e un po’ meno uguale a cento altre.
Chiara: Uguale no, dai. Stasera ci ha messo l’anima.
Fabio: Non discuto ma non mi sposta un capello, non quanto Giovanna Botteri che legge Dalla.
Chiara: Botteri, se lo scrivi col t9, diventa Birreria. Lo sapevi?
Fabio: E ci sarà un motivo.
Chiara: Cmq dicevo che la Botteri a me non spiace mai.
Fabio: Salvo qualche eccezione, il mestiere dell’inviato è uno di quelli che rispetto di più. Un filo su di giri la Giovanna comunque.
Chiara: Di solito a mezzobusto.
Fabio: No in realtà molto bello l’intervento sulla distanza. Quella degli inviati e quella quotidiana che affrontiamo tutti.
Torniamo in gara. C’è un Bugo cromaticamente in forma.
Chiara: La canzone piacerà di più tra una settimana, lui sembra un topolino di campagna che va in città in cerca di fortuna, ma lo accettiamo così com’è per affetto e per la voglia che ha di urlare che lui delle regole se ne frega. E poi indossa un impermeabile di pelle bianco e nero deliziosamente senza contesto.
Fabio: Il contesto temo sia calcistico. Non è che cita Ronaldo e gli arbitri nel testo a caso. Ma com’era la cosa che la sera della finale sono tutti eleganti?
Chiara: Elegante un parolone, ma la prontezza di spirito non gli manca. Alla domanda di Amadeus “Qualche lamentela?” Risponde un candido “A questo giro no”.
Fabio: Volendo abbiamo un meme per un altro anno.
Chiara: Mentre noi pensiamo ai meme, Fiorello vince il premio Città di Sanremo con grande gioia e stupore.
Fabio: Sembra contento davvero però. Facile non deve essere stato.
Chiara: Già. Ma guarda, abbiamo i Maneskin in versione tutina angelica.
Fabio: Direi che Achille ha fatto scuola anche qui comunque.
Chiara: Il televoto potrebbe fare impennate. Sono poco più che ventenni.
Fabio: Eh immagino la fanbase piuttosto agguerrita. Del resto la canzone ha l’appeal del classico anthem rock. Quello che si pensava estinto e che invece quando gira ti fa muovere il culo. Pur confermando quello che dicevo nelle serate precedenti.
Chiara: Il culo lo muovi. Stasera mi sembra che i ragazzi abbiano voglia di vincere eh? Mi è sembrata la sola vera performance più esplosiva rispetto alle serate precedenti per giocarsela al 100%.
Fabio: Be’ sono stato molto critico con loro, ma se vincessero sarei molto più contento rispetto a un più normie Ermal.
Achille Lauro si (ci) trafigge
Durante un battibecco sugli spot improbabili che passano ogni tanto con il benestare di mamma Rai, appare de botto e senza senso Achille Lauro. E per la prima volta restiamo a bocca aperta, senza scrivere nulla, per tutta la durata del suo intervento.
Nessun travestimento, Achille Lauro è vestito da Lauro De Marinis. Indossa i suoi abiti, canta la sua canzone, porta il peso delle parole che si è visto riversare nel corso degli anni. E gli autori di quelle frasi sono ancora lì, serenamente convinti di poter giudicare non il prodotto ma l’essere umano dall’alto di chissà quali convinzioni.
Fabio: Minchia. Spero fosse trucco scenico comunque.
Chiara: Io non ho nulla da dire, ha detto tutto lui.
Dopo la performance lacerante di Achille Lauro Madame si presenta coperta da un velo da sposa, con lacrime di trucco e tanta voglia di far sentire la voce.
Fabio: Tutto si può dire alla nuova generazione tranne che non sia attenta alla rappresentazione drammatica dei propri sentimenti. E del proprio dolore in particolare.
Chiara: E te lo sbattono bene in faccia, il dolore.
Fabio: Tu sei ancora sotto shock per Achille, lo so.
Chiara: Eh. Sono un po’ dolorante. Ha rappresentato quello che in molti in queste serate avrebbero voluto fargli, almeno stando alla quanto pubblicato sui social.
Fabio: Aggiunge un capitolo alla sua narrazione personale, ed è qualcosa di sacro e potente, con l’eleganza della danza prima (con Giacomo Castellana etoile del teatro di Roma) e con il sangue gettato non metaforicamente sul palco. Ad Amadeus non resta che passare oltre perché è veramente troppo forte lo spettacolo, forse anche cruento per il delicato gusto del Festival.
Chiara: Torniamo alle frivolezze. Colapesce ha detto Fantasanremo in diretta e non ce ne siamo accorti!
Fabio: Eh no, troppe cose da tenere in conto. Anche Tomba e la Pellegrini e il logo delle Olimpiadi, con Amadeus che insegna a presentare all’immortale interprete di Alex l’Ariete.
Sul palco di Sanremo torna La Rappresentante di Lista.
Chiara: Eccoli. Qua ci credo meno che possano vincere. Non ce la vedo la gente a casa che televota.
Fabio: Ma per me dovrebbero almeno stare fra le prime 5.
Chiara: Hai televotato?
Fabio: No.
Chiara: Ecco, appunto. Il televoto non è democratico, c’è il pubblico che televota e quello che non lo fa. La Rappresentante di Lista temo abbia più a che vedere con il secondo tipo. Eppure riempie il palco, e non solo perché ha l’abito più ingombrante della storia del Festival.
Fabio: Io ancora non mi capacito come nel 2016 io recensissi Bu bu sad, loro secondo disco bello ma anche difficile per certi versi, con una copertina improbabile, autoprodotto e sperimentale. E ora siamo qui a ragionare se siano da podio o da primi cinque. Diciamo che la storia della musica italiana non è proprio sempre andata così.
Chiara: Be’ vedere qualche gioia passare da lontano ogni tanto ci lascia almeno un po’ di speranza.
Fabio: Hai detto gioia? Ecco una canzone estremamente allegra cantata da un Tozzi forse non super tonico.
Chiara: Vedrai che finirà in caciara.
Fabio: Stai stella stai? Gloria?
Chiara: Probabilmente entrambe, non può andare via da un palco senza averle suonate.
Fabio: Mi preoccupa questo mood da crooner. Ha lasciato la voce nello stesso baule di Dimartino le prime sere.
Chiara: Qualcuno mi spiegherà mai “Primo maggio/su coraggio“?
Fabio: Fa rima? Comunque va aiutato. Non riesce a finire i versi.
E poi inizia una serie di messaggi vocali imbarazzanti, tra “scivola scivola scivola” di Stella Stai e Gluria manchi tu nell’aria. Tozzi è una certezza anche a Sanremo 2021.
Fabio: poi mi spieghi comunque perché Tozzi invecchia come un musicista inglese quando è di Torino. Ha anche l’accento inglese!
Chiara: pare Elton John in effetti. Ha anche detto che non mangia più Octopus grazie alla gag di Fiorello della serata precedente.
Annalisa, fiamme dei Coma_Cose, SuperGazzé
Arriva Annalisa a salvarci dall’empasse.
Fabio: Che colore è il vestito di Annalisa?
Chiara: Ceruleo? Boh. Non so trovare il punto esatto.
Fabio: Niente se mi vai in crisi sui colori mi crollano le pochissime certezze che mi rimangono.
Chiara: Forse Ciano?
Fabio: Galeazzo? Comunuqe diciamo che questa ragazza un minimo di innovazione la accoglie. Ma sempre senza uscire mai dallo spartito.
Poi arrivano i Coma_Cose, stavolta senza abito rosso, ma comunque a incendiare Sanremo.
Fabio: Ancora non sono abituato a vedere California vestita così da donna
Chiara: C’è quasi troppo amore. Aspetto da un momento all’altro “Sei bella come il sole a me mi fai impazzire eeeeeh”
Fabio: Be’ c’è sempre stato un po’ di Jova nelle loro vene.
Chiara: Awwwww. L’anello di cera al dito di Francesca prende fuoco con la fiamma di Fausto. Brucio per te, baby.
Fabio: La parte degli innamorati la stanno facendo bene.
Chiara: Ora è la volta dei campioni del Fantasanremo: Lo Stato Sociale!
Fabio: Eh mi invidi un casino, lo so. Ma spero che Willie ti farà andare a dormire felice. Perché prima o poi si va a dormire vero?
Chiara: Non manca molto. Devo dire però che a me sto pezzo non dice granché. Bene i messaggi di denuncia sulla situazione dell’arte, meno bene tutto il resto. Con buona pace di Lodo che alla fine come leader male non sarebbe stato.
Fabio: Comunque Fantasanremo a parte lo Stato Sociale come al solito passa per outsider di Sanremo. Ma intanto io sono qui che me la canto e me la ballo sul divano. Col gatto. Ma dura poco. Arriva Random, anche stasera vestito a caso.
Chiara: Ho talmente sonno che neanche il suo completo fluo e brillante riesce a farmi tenere gli occhi aperti.
Fabio: Ci pensa Il Farmacista a trovarti un rimedio. Ora da chi è vestito Max Gazzè?
Chiara: Stasera giù la maschera anche per lui. Sulla schiena ha il numero 10 col suo nome.
Fabio: Sì ma gli occhiali? La barba? Ah, ma è Superman! Sarà qui per sventare il malvagio piano di Orietta!
Chiara: Era Clark Kent! E invade la platea senza pubblico rischiando più volte la morte. E, ricordiamolo, se dovesse morire io vinco!
Fabio: Ci è andato vicinissimo, ora dirige l’orchestra. Il Fantasanremo ha mandato fuori di cozza mezzo Festival.
Chiara: Mentre cerco di fare il calcolo dei punteggi, Noemi canta la sua Glicine, che continua a non dirmi niente ora come allora
Fabio: Benché vestita da femme fatale da film anni Sessanta continua a non scaldare più di tanto. Chi è questo?
Chiara: Sempre Fasma. Che credo sia molto amato da Fiorello viste le reazioni di fronte alla classifica. Dirige il maestro Enrico Melozzi. Deve essere un bel tipo, lo inviterei a una grigliata sui prati.
Fabio: Soprattutto se cucina lui. Con Fasma invece abbiamo un grosso problema di fiato.
Chiara: Se hai 13 anni oggi però questo mood da facciamo pace perché tvtb potrebbe piacerti.
Fabio: A 13 anni cantavo With or without you e Where the Streets have no name. Quindi no. Vuoi che te le canti?
Vediamo con chi sbraita Aiello a questo giro.
Chiara: Sembra un leone in gabbia. Fa pugilato o arti marziali?
Fabio: Straziare canzoni è considerata arte marziale?
Chiara: Ma fuori da poco in che senso? Di galera?
Fabio: Me lo chiedevo anch’io. Forse dalla storia. Però anche: mi ricordavi di lei, mi ricordavi di lui? Un threesome ci potrebbe stare?
Chiara: Ma chissà se parla di lei che gli ha fatto le corna.
Fabio: Dice che di solito sputa fuoco, invece stavolta no. A questo serviva l’ibuprofene?
Chiara: Troppe poche informazioni per trarre conclusioni affrettate.
Fabio: E troppe urla. Un filo di polemica finale.
Chiara: Meridionali spalle larghe. Ci credo, lo hanno massacrato. Noi compresi.
Fabio: Belli gli scomposti. Ma mica perché e meridionale, ci mancherebbe. Abbiamo pianto con Diodato che non è mica di Trento. Ecco il back to back Aiello-Gaudiano. Un po’ i miei preferiti ever.
I Maneskin incoronati vincitori di Sanremo 2021. E una nuova Sanremologa
Chiara: Parliamo di cose serie. Se vince Willie mi autoproclamo Sanremologa.
Fabio: Ma lo sei comunque. Te lo scriverei già ora sulla bio, ma potrei morire nello sforzo di arrivare al pc. Che comunque fa 1000 punti.
Chiara: Ma già essere ancora vivi fa punti.
Ci siamo. Arriva la classifica. Vengono rivelate le posizioni fino alla quarta, si riapre il televoto per Ermal Meta, Francesca Michielin e Fedez e Maneskin. Fuori quasi tutti i nostri più amati, da Willie ai Coma, da ColaDima alla Rappresentante.
Fabio: Ci avevamo sperato, soprattutto in Willie. Ma non ce l’abbiamo fatta a spingerlo sul podio che senza dubbio avrebbe meritato.
Chiara: A ‘sto punto, come suggerito dagli Hipster Democratici e dai Socialisti Gaudenti, che il voto converga sul meno peggio.
Fabio: Ah si forza Maneskin. Ma prima dell’esito un altro momento RSA. Ma quindi Paolo Vallesi era il tizio barbuto degli Extraliscio?
Chiara: Ma non è invecchiato affatto! Ora mi pompo e le canto tutte. Alla faccia di chi televota.
Anche qua svariati messaggi vocali improbabili in cui Chiara canta, ormai per sfinimento, sulle esibizioni di Riccardo Fogli, Michele Zarrillo e Vallesi. Assegnati i vari premi intermedi, con Willie premio per la critica Mia Martini, ColaDima premio sala stampa Lucio Dalla, Madame miglior testo, Ermal Meta miglior composizione musicale.
Chiara: Mi hanno tolto l’emozione del podio.
Fabio: Comunque prendila a ridere. Non c’è sempre Diodato a mettere d’accordo tutti. A questo punto l’anno scorso tu dormivi e io ti vegliavo ascoltando tenoretti di dubbia provenienza.
Chiara: E ora dormo su tre vecchie glorie di provenienza nota.
Fabio: Stai parlando di Zarrillo e compagnia, non del podio vero?
Chiara: Sì, credo. Sono tutti giovani. Ma ti dirò, a sto punto potrebbe andare in ogni modo e andrebbe bene comunque. I Ferragnez hanno milioni di follower, magari fanno il colpaccio. Ha già recuperato tipo 15 posizioni.
Fabio: attendiamo la busta in compagnia di Dardust che ha solo scritto tre quarti delle canzoni del Festival.
Chiara: Io torno sui social. Fedez fa storie dicendo di votare un po’ per i Maneskin e un po’ per loro.
Fabio: Ma niente, gli voglio bene guarda. Comunque anche lui è per non far vincere Ermal. E si vede anche da casa. Tutti abbracciati ed Ermal per cazzi suoi.
Chiara: Ermal è amato dall’orchestra però. Sono le 2,30. Escono i risultati.
Vincono i Maneskin con la loro Zitti e buoni; seconda posizione per il la coppia Fedez Michielin e terzo per Ermal Meta.
Chiara: Damiano, frontman sfacciato e irriverente piange incredulo, ancora con gli abiti di scena luccicanti e attillati. Ha deposto anche lui le sovrastrutture per qualche attimo, ed è sempre il momento che preferiamo. Non la classica canzone sanremese, non il classico festival. Dopo un anno sul divano forse il culo dovevamo muoverlo per forza, senza se e senza ma.
Fabio: Be’ lì ho criticati dal primo secondo e non mi metto a saltare sul carro del vincitore. Ma la quota rock se la sono presa tutta loro, Achille a parte, e tutto sommato il mondo della musica sta tornando da quella parte lì. Tra l’altro vince anche Manuel Agnelli con questo verdetto, e a me va bene così.
Chiara: Comunque, per cronaca, sui miei sei nomi in pronostico cinque sono in vetta alla classifica. Ho solo sottovalutato la potenza dell’Influencer. Posso essere Sanremologa comunque?
Fabio: Puoi e devi, ma al Fantasanremo te l’ho fatto a strisce. Il pronostico intendo, ovviamente. Adesso però ti dico come vorrei Sanremo 2022: intanto impiegherei meglio la serata del venerdì, perché così è una brutta copia del sabato. Piuttosto la lascerei tutta ai giovani, senza selezionarli prima ma anzi aumentandone il numero. Ne mandi 12, nella prima parte canta il suo pezzo (inedito), nella seconda duetta con un big. Chi vince vince e a casa tutti. Poi basta con tutte ‘ste ospitate inutili alla Ibrahimovic. Ma anche alla Fiorello. Non sono necessarie, allungano immensamente il brodo e mettono solo tristezza. Basta supermodelle che devono prendere l’aereo per Parigi il giorno dopo. Ok le Elodie, ok gli ospiti musicali che diventano coconduttori per una sera, ok Achille sempre ma così: esco, faccio il mio pezzo, non mi chiedi di fare altre cose, saluto e ciao. Anzi neanche saluto. E poi voglio Cattelan conduttore, Calcutta Brunori Ariete Gazzelle Tommaso Paradiso FASK, il ritorno di Afterhours Marlene Subsonica, superospite Iosonouncane, l’abolizione della giuria demoscopica e soprattutto voglio che torniamo lì. Ci stai?
Chiara: Sì a tutto. Tranne che a Tommaso Paradiso.
Chiara: Ora sono le 12. Abbiamo dormicchiato, fatto ordine negli appunti, letto di tutto. Il Codacons vuole mandare a monte i risultati perché al secondo posto è arrivato il marito dell’influencer più famosa del mondo (erano sposati anche prima del televoto, sono pronta a giurarlo. Poi c’è un parroco che si dissocia per quanto andato in onda perché i contenuti di alcune performance sono, a suo avviso, lontane anni luce alla fede cristiana.
Peccato che abbia solo guardato senza vedere, che nessuno abbia approfondito chi sono gli autori dei messaggi di sdegno contro Lauro con cui si è trafitto il petto, per dire. “Le parole possono ferire. Io mi lascio scivolare tutto addosso, ma per qualcuno potrebbe non essere così”. Sarà che noi siamo sempre dalla parte di quel qualcuno, a prescindere dallo spirito e dall’ironia con cui possiamo commentare questa o quella esibizione.
E speriamo sempre che ci siano esibizioni da commentare, look da criticare, voci da ammirare, pagelle del mattino dopo con ancora gli occhi mezzi chiusi. Che non era affatto scontato. Non dimentichiamolo mai.