Nati come cover band nel non lontano 2012, The Blue Lads si sono reinventati mantenendo l’amore per le radici del blues ma iniziando a scrivere pezzi originali.

Il primo risultato sono i quattro pezzi di cui si compone l’ep d’esordio, Hero, ricco di energie pulsanti e di buone sensazioni. Motivo del titolo? Be’, chi potrebbe negare che il soggetto della copertina sia pettinato in modo eroico?

L’apertura è affidata alla title track Hero: i suoni si fanno robusti fin da subito, definiscono un quadro rock blues con qualche preferenza per il secondo e con le chitarre in ottima evidenza.

Robuste basi anche in New Awakening, con punte di nostalgico nell’assolo piazzato strategicamente a metà pezzo. C’è qualche sbavatura, ma non è il caso di sottilizzare.

Atmosfere un po’ più oscure, ma senza esagerare, in The Truth, sempre immersa in acque di blues elettrico. Boogie at 5 abbassa i toni e pesca da ispirazioni classiche per introdurre un brano che poi si mette a correre e regala impulsi positivi.

I quattro brani hanno una direzione molto precisa e tracciano un ritratto molto veritiero dei Blue Lads. Limando qualche imprecisione e insistendo su questa strada la band potrebbe ottenere risultati ragguardevoli.