Anche i SenzaBenza si rimettono in pista: esce oggi, 12 maggio 2017, Pop From Hell. La storica band flower punk italiana pubblica per l’etichetta RocketMan Records. La band di Latina, quattordici anni dopo l’ultima uscita, continua a rappresentare una delle massime espressioni del movimento punk italiano, in grado di calcare in quasi trent’anni di carriera palchi importanti, dall’Europa al Nord-America, e di poter vantare un album, Deluxe – How To Make Money With Punk Rock (1997), prodotto da Joey Ramone.
“Nel 2014 ho deciso di rimettermi a fare demo casalinghi con l’idea di registrare qualche cover per un ipotetico cover album dei Senzabenza. C’era una lista di brani che avevo sul desktop da anni e che integravo di volta in volta quando mi veniva in mente un pezzo da rifare. Volevo proporre cose poco attinenti al nostro stile ma che sarebbero venute bene stravolte in chiave punk melodico/power pop. Pezzi bellissimi, più che altro psycho pop e freakbeat inglese tardo ’60, che mi avevano ossessionato negli anni ma da scegliere a condizione che non fossero proprio straconosciutissimi. In primavera abbiamo ripreso a provare in vista di alcuni concerti estivi e, quasi per gioco, abbiamo infilato in scaletta due brani nuovi originali: “Born to be on my own” e “Especially for you”.” Sebi Filigi
Dopo l’abbandono del bassista Massy, la band ha risolto chiedendo a sedici bassisti di punk band italiane di suonare il proprio strumento sulle sedici tracce dell’album.
SenzaBenza traccia per traccia
London Town è un manifesto colorato di quello che sarà il disco: fresca, scanzonata, ovviamente british ma più dal lato pop che da quello punk. A Street Car Named Desire, oltre a citare Tennessee Williams, accumula anche riferimenti al punk rock più tradizionale e mediamente aggressivo (più Green Day che Sex Pistols, comunque).
Do you wanna bring me down mette in evidenza le tastiere e qualche tocco chiaramente vintage. Molto drumming e fiammate di chitarra invece in Someone, aggressiva ma senza schiacciare troppo sull’acceleratore. Chinese Take Away torna su canoni di punk “allegro”, mentre Pop From Hell, la title track, giochicchia con gli stilemi del genere.
She is Gone Again riprende il mood aggressivo, che si smorza invece con Solitary Man. Echi di Ramones nelle chitarre e nel cantato di Never Really Hurts. I Only Need You On Saturdays ripesca da ritmi e suoni 50s-60s ma senza esagerare con la nostalgia. Qualche lato oscuro emerge in Suzanne, e anche nella piuttosto picchiata You Told Me Lies.
Dopo una dialettica (e un po’ costelliana primo periodo) Mrs. Lucy Simmons, ecco la molto più diretta e quasi metal Father Jack. She is Just a Run Away inserisce qualche elemento folk nella tessitura del pezzo, ma si chiude con Ten Day Holiday, più diretta verso un power pop che diffonde colori su uno spettro ampio.
Un ritorno piuttosto fresco, quello dei SenzaBenza, che si rendono conto del tempo che passa senza però rinunciare ai propri capisaldi.