#shortraks: tre recensioni in breve per te
Torna #shortraks con le sue tre recensioni in breve. Stavolta tocca a tre ep, quelli di Motel Satori, Bussoletti, Miles Below.
Motel Satori, Blossom and Flower
Quattro canzoni e poco più di venti minuti di durata per Blossom and Flower, ep d’esordio dei ferraresi Motel Satori (che abbiamo intervistato qui offrendoti anche il free download di Impure). Si parte proprio da Impure, che sottolinea le vocazioni internazionali del pop elettronico della band, agile e ricco di attenzione per il cantato.
Il secondo brano The Loophole evidenzia fin dalle primissime battute una certa parentela con istinti e modi resi universali dai Radiohead. Una buona linea di basso cresce pian piano a corroborare un pezzo inquieto. Più morbida, oscura e sinuosa American Venus, animata da sottofondi torbidi. Si chiude con la lunga esplorazione di A Wiggle in Space, sicuramente piuttosto cosmologica, con qualche bagliore all’orizzonte e una sezione ritmica particolarmente impegnata. L’ep dei Motel Satori è ricco di qualità e di spunti positivi, e lascia intravvedere ottime potenzialità per la band emiliana, ancora tutte da sondare.
Genere: synth pop
Bussoletti, Peso Piuma (3 di 3)
Esce il terzo ep del progetto Peso Piuma firmato da Bussoletti: il cantautore romano pubblica un lavoro che mischia suoni e beat da club con testi molto intensi. Bussoletti, che ha esordito anche nella narrativa col libro Microcinici, conta su nomi di peso: questo lavoro prodotto artisticamente da Lele Battista e Leziero Rescigno con la supervisione di Mauro Ermanno Giovanardi.
Si parte con Piango da uomo, morbida e malinconica ma anche con un lavoro ritmico particolarmente fitto ed elaborato. Ecco poi la fintamente ridanciana Ah ah ah (caducità), che parla di multe e di Prati (il quartiere romano), nonché di attese del momento giusto. I suoni partono dal synth pop per allargarsi e porsi pochi limiti. Tante le memorie, anche pluridecennali, contenute in una particolarmente morbida Cara televisione, a rappresentare un mondo che davvero non esiste più.
Calvino e synth riempiono Non ho sonno, approccio alla coppia piuttosto deciso e ritmato. Si chiude su toni quasi dance con Cinema di luglio, che fila via veloce ma con colori forti. L’ep che chiude il lavoro di Bussoletti contiene canzoni che non si vergognano della propria essenza pop ma che hanno il pregio di non fermarsi lì, esplorando limiti e possibilità.
Genere: indie pop
Miles Below, Miles Below
I Miles Below sono una band pop-punk della provincia di Novara nata nel 2016: Marco Bertazzo (cantante), Andrea Bonomelli (chitarra solista) e Lorenzo Ariatta (chitarra ritmica), Luca Salonti al basso e Federico Zaccone alla batteria. L’ep da tre brani si apre con The Place I Am, semplice, diretta e rumorosa, perfettamente in linea con il punk dai 90 in avanti.
Qualche eco da Ac/Dc nell’apertura di Double Or Nothin’, che poi prosegue su ritmi e suoni più metal che punk. Il trio di canzoni si chiude con Living Hell, fiammeggiante di chitarre ma anche capace di inclinazioni melodiche. C’è molta energia e freschezza nelle canzoni dei Miles Below, ma anche molta capacità di aderire ai propri modelli, per una serie di brani che sicuramente mostreranno la propria faccia migliore dal vivo.