#shortraks: tre recensioni in breve per te
Torna #shortraks, tre recensioni in breve per te: questa volta tocca a TheRivati, Fiumanò Domenico Violi, Francesco Santagata & Francesco Luongo.
TheRivati, Non c’è un cazzo da ridere
Si chiama Non c’è un cazzo da ridere l’ultimo disco della band partenopea TheRivati, con sette brani e cinque intermezzi. Dopo l’Intro nervoso si procede con la morbida ma un po’ acida Music Business, con un robusto groove di basso. Nun sto buono vede divagazioni fantasiose ed esplorazioni nell’oscurità, con il sax e la chitarra elettrica che si ergono a protagonisti.
Dopo Così parlò (interludio) ecco Cocaina, che non è parente di Eric Clapton (anzi la marca di blues qui è la stessa di Pino Daniele) ma che risulta acida tanto quanto. Piuttosto ruvida la seguente Trent’anni, mentre Bataclan importa il senso del dramma, completato da Eyewitness, interludio seguente. Più semplice la situazione di ‘O sce, che comunque svaria molto a livello sonoro.
Intermezzo orchestrale e di stampo classico Rapsofollia, prima che Bonus track si immerga nel funk. Si chiude, senza cesure, con Stai tutta sudata, altro pezzo acidello. Un disco interessante e ricco di spunti, quello di TheRivati, che scavano in profondità nei ritmi più black emergendo con reinterpretazioni del tutto personali.
Genere: blues
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Fiumanò Domenico Violi, Il Biciclettista
A undici anni dalla sua uscita Dogimi Edizioni ripubblica l’album Il Biciclettista di Fiumanò Domenico Violi, distribuito da Egea Music. L’operazione vede anche la stampa in vinile e un artwork completamente ridisegnato dall’artista catalana Maria Picassò.
«L’album “Il biciclettista” è un lungo viaggio tra musica, utopia e sogno, un viaggio percorso con passo ostinato e contrario, che ha nutrito il sognatore che è in me». – così si racconta Fiumanò Domenico Violi, aggiungendo che «il sogno, in fondo, resta ancora l’unica ricchezza non tassabile. Non mi piace immaginare qualcosa di diverso da quello che l’orizzonte può offrire, ma penso che con la forza della parola, della poesia, della musica e della denuncia si possa provare anche a lottare per l’umanità e i suoi drammi.»
L’album “Il biciclettista” è, infatti, una lente multi focale su temi d’impegno sociale. Questa la tracklist dell’album: Anime contro anime, Torno da te, Pedala pedala, Jean La Claire, La formicola e la lucertola, L’acrobata, Attraverso una canzone, La stagione delle rose, Un sorriso ancora, Il barone Cornovaglia, Rosa.
Classe e tradizione si mescolano in un disco elegante come quello di Fiumanò, che ha un senso riproporre per le sensazioni che può regalare anche ad anni di distanza.
Genere: cantautore
Francesco Santagata & Francesco Luongo, Lontano Lontano
Francesco Santagata & Francesco Luongo si impossessano del canzoniere di Luigi Tenco e pubblicano Lontano Lontano, otto canzoni tra le più celebri del cantautore di Cassine rilette, spesso in maniera molto corposa. Spunto dell’operazione è lo spettacolo teatrale Lontano lontano. Luigi Tenco. Il Giorno Dopo. di Roberto Ingenito (produzione Liberaimago).
Si parte dalla title track ma si ripercorrono grandi classici come Ho capito che ti amo, Un giorno dopo l’altro, Ciao amore ciao fra chitarre elettriche dai modi taglienti. C’è anche Mi sono innamorato di te, avvolta in un’aura malinconica perfettamente adatta al senso intimo del brano.
Accostarsi ai brani di un mostro sacro come Tenco, tra l’altro con l’obiettivo di scardinarne i suoni, è operazione molto delicata. Ma Santagata e Luongo portano a termine l’operazione con coerenza e producendo un disco compatto che sottolinea la contemporaneità della produzione dell’autore piemontese.
Genere: cantautore, alternative