Sintoh, “Ciao Sono Ciao”: la recensione

sintohProdotto tra Santarcangelo di Romagna (RN) e Londra, “Ciao Sono Ciao” è il disco d’esordio di Sintoh. Così lo presenta il comunicato stampa: “Otto brani ironici, naif e senza la paura di essere dichiaratamente pop, che raccontano con la finezza della carta vetrata il proprio disagio verso la società, tra Nintendo, drammi sociali su cui ballare, mondi pixelati, canzoni diabetiche e lotte proletarie contro gli autovelox“.

Sintoh traccia per traccia

Si parte dal folk, base su cui è costruita Vera, che tuttavia presto aggiunge strumenti ed elementi fino a cambiare il panorama e approdare a un mood quasi jazz. Nintendo è una canzone pop veloce e leggera, con riferimenti alla cultura popolare distribuiti a piene mani, su linee dirette e semplici.

L’aria rimane leggera anche in Sapendo: Sintoh utilizza un ventaglio allargato di strumenti e sensazioni, ma senza mai complicare troppo le traiettorie. La chitarra e le (scarsissime) prospettive per il futuro sono al centro di Caronte. Più incattivita, nonostante i suoni spiritosi, Social, canzone su base blues che porta con sé qualcosa di un antico Bennato. 

Gattamorta è una ballad di stampo rock, intima ma anche rumorosa. Si cambia stile con Uno zero, mentre la chiusura è ancora a velocità alte, in tema religioso, con Fariseo.

C’è molta freschezza nel disco di Sintoh, che utilizza tutti i mezzi a propria disposizione pur di ottenere un disco vivace, mai fermo e nel complesso molto divertente.

Se ti piace Sintoh assaggia anche: Francesco Pelosi

Pagina Facebook