Ritornano gli Smegma Bovary: Albano Macht Frei, il nuovo lavoro, è un “disco generico per anziani, minori, disabili, disoccupati e altre categorie improduttive”, per citare il comunicato stampa. Il disco esce soltanto nei digital store sull’etichetta Doremillaro [SB] Recs. Trio siciliano con spiccato amore per i synth e la provocazione, il gruppo si fa sentire con dieci canzoni figlie musicali degli anni 80 ma che svariano senza limiti per quanto riguarda i temi e i testi.
Smegma Bovary traccia per traccia
Il disco si apre con i ritmi dance 80s di Catania non esiste, che si impegna per demolire miti all’ombra dell’Etna con l’aiuto della chitarra elettrica, tra CCCP e Dead or Alive. Si va sul provocatorio con il testo della piuttosto oscura e rotante Militia Antichristi, che ha tratti ossessivi e parossistici.
Non che con Hitler Stalin Alvaro Vitali si scelga la strada della moderazione: anzi qui il discorso dei contrasti e delle associazioni surreali tende a farsi anche più marcato.
Su toni da funerale, si grida con Maschio europeo svirilizzato, che mette insieme il precariato, il santo patrono, e un colpo di Stato con i Teletubbies.
Amoris Letitia parla di amore (ma anche di tumore), tornando a immergersi nel synth pop. Con I Bei Colpi In Testa si viaggia verso lo scientifico con linguaggio volutamente ricercato in modo ridondante. Quasi una puntata di Superquark, ma molto più pedante.
Ci sono privazioni alla base di Sabato a Taormina, che torna sull’ossessivo e sull’amore per il loop, tra elettrico e dance. Influenze extraterrestri si insinuano nel funk di Una Erezione Aliena, allietata da coretti e tastierine zuccherose.
Voce femminile e atmosfere scure ma non cupe (piuttosto lubriche) quelle di Anedonico. Si chiude con toni particolarmente depressi: La Ragazza Con Le Ali assume toni da fiaba oscura, piuttosto in controtendenza rispetto al resto del disco.
Posto che alcuni dei pezzi del disco si allungano senza motivi apparenti, e invece guadagnerebbero da una concisione pop più standard, il disco degli Smegma Bovary è portatore di una sana dose di surrealtà e di carica provocatoria, di cui c’è un effettivo bisogno.
