
Potete riassumere la vostra storia fin qui e spiegare il nome della band?
Smegma Bovary nasce nel 2010 o 2011 o forse 2012, gruppo non voluto, ma non abortito per non violare i santi precetti della Santa Madre Chiesa. Il nome deriva da una breve ischemia occorsa durante la lettura del Dizionario dei Luoghi Comuni.
Mi sembrano evidenti alcuni vostri riferimenti come il synth pop italiano, i CCCP, qualche riferimento black. Potete raccontare degli altri vostri capisaldi?
Amiamo molto la cucina apuana e lo sfruttamento intensivo del territorio a fini industriali. Lodiamo con tutte le nostre forze, quindi in maniera quasi impercettibile, i Rondò Veneziano, Gary Glitter per ragioni processuali e il Culto della Tosse Grassa, oltre ovviamente al suono della TAC.
Come nasce “Olocausto”?
Dall’irragionevole odio per Loretta Goggi e il socialismo massimalista.
Potete raccontare (in modo comprensibile anche ai non esageratamente tecnici) la strumentazione principale che avete utilizzato per suonare in questo disco?
Basi rubate, sintetizzatore da 100 euro, chitarra pelosa, voce a stento.
Chi è o chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimate di più in questo momento e perché?
Aggettivo Sette, Fecalove, Tosse Grassa, Pop X, Lupi Negvi, Alessandro Fiori, Federico Doria, Alexander Rocciasana, Fabio Mancini, Musica per Bambini, Taeter, Aleandro Baldi, Bestiame, Mapuche, Calogero Incandela, Balatonizer, Agghiastro, Dj Molella, Hyena, la misteriossissima band chiamata Pecora, Bruno Maderna, Pippo Franco. Perché l’arte funziona esattamente come la mafia.
Potete indicare tre brani, italiani o stranieri, che vi hanno influenzato particolarmente?
L’estate sta finendo – Righeira; Ouragan – Stephanie; Der Mussolini – DAF