Tacobellas: le imperfezioni che ci rispecchiano

Don’t try this at home è il nuovo ep delle Tacobellas. Non provate a fare questo a casa, dove “questo” è una ben miscelata combinazione di alternative rock e di sensazioni vintage. Abbiamo rivolto qualche domanda a Valentina Gallini e Greta Lodi, le due metà delle Tacobellas.

Un nuovo ep due anni dopo “Total 90”: cos’è successo nel frattempo e come siete cambiate voi?

Nel frattempo abbiamo maturato un po’ più di competenza tecnica sperimentando sempre cose nuove e facendo molte prove.
Volevamo curare di più l’aspetto tecnico di ciò che esce naturalmente dalla sala prove per creare un prodotto che ci rispecchiasse totalmente anche nelle sue imperfezioni, un po’ come siamo noi!

Per combattere l’ansia del lockdown, ci siamo immerse in letture e tutorial che ci aiutassero a capire le basi del mixing e del recording, nozioni che sicuramente ci potranno essere utili anche durante i live. Ci piace migliorare, scoprire e imparare cose nuove. Così tra un esperimento e l’altro abbiamo deciso di raccogliere tutto in questo ep, molto acerbo e imperfetto, ma che ci rispecchia molto.

Perché avete scelto di fare tutto “in casa”?

Il nostro vuole essere un tentativo di avvicinarsi ancora di più alla musica e di togliere (per quanto possibile) ogni passaggio intermedio tra il musicista e la riproduzione dell’opera che ha composto, stimolate soprattutto da una lettura recente che abbiamo fatto, ovvero L’opera d’arte nella sua riproducibilità tecnica di Walter Benjamin, dove questo argomento è ampiamente trattato e offre spunti per riflessioni molto interessanti.

Egli sostiene infatti che ogni riproduzione dell’opera (in questo caso mp3, wav, vinile ecc…) sia un falso e che l’unica opera vera sia quella eseguita direttamente dall’artista nel momento stesso in cui la produce. Secondo Benjamin quindi solo chi ha visto Leonardo dipingere la Gioconda ha visto la Gioconda originale, anche una foto o un video dell’opera sarebbero un falso; e la vera Smell Like Teen Spirit è solo quella suonata dai Nirvana in sala prove, qualsiasi registrazione o riproduzione sarebbe un falso.

Un discorso molto sottile insomma, che ci ha portate a farci un sacco di domande, ma anche spunti per un nuovo ep! Era già da un po’ di tempo che in testa avevamo questa idea e abbiamo approfittato della calma del periodo per fare vari tentativi che non sempre funzionavano al primo colpo ma con il tempo aggiustando il tiro abbiamo imparato molto e ci siamo anche divertite! Inoltre ci piace poter essere in un certo senso autonome per riascoltarci quando scriviamo i pezzi e poterci sempre migliorare.

Qual è stata la canzone più difficile da scrivere?

I hate my boyfriend è stata la più difficile da scrivere, soprattutto a livello di testo, perché volevamo dire così tante cose che abbiamo avuto difficoltà a mettere giù le parole. Volevamo creare una strofa un po’ contorta che rispecchiasse la confusione e il disagio che certe relazioni possono causare, per poi esplodere in un ritornello cattivello ed energico per sottolineare la ribellione, la necessità di reagire!

Questa canzone ci ha dato parecchie difficoltà anche dal punto di vista del recording a causa degli innumerevoli piatti di batteria che ci sono nel ritornello, un po’ difficili da gestire anche in fase di mixing per due neofite come noi.

La ciliegina sulla torta

Che cosa ci possiamo aspettare dall’album che uscirà entro l’anno?

Per il nuovo album ci affideremo a mani professionali, come abbiamo fatto per Total 90 perché pensiamo che la qualità del suono sia uno degli aspetti più importanti della musica oggi, per ottenere un prodotto che sfrutti al 100% il lavoro da noi raccolto e che metta la ciliegina sulla torta ai nostri brani!

Inoltre vorremmo cercare di fare tesoro di tutto il lavoro fatto in questo periodo di stallo per fare in modo di raggiungere un livello superiore di cura dei brani ma mantenendo sempre il nostro stile. Il progetto di home recording però continua. Vorremmo che fosse una strada parallela al lavoro in studio professionale che di solito facciamo; una cosa nostra, intima, che speriamo possa portare anche belle canzoni e nuove idee.

Avete ripreso a suonare live: dove possiamo vedere le Tacobellas e che tipo di performance ci possiamo aspettare?

Siamo molto felici di avere qualche data in programma nonostante le difficoltà a causa della pandemia; saremo il 5 settembre alla Grotta rossa a Rimini per il DIY Fest, un festival che calza a pennello con il nostro nuovo ep, e poi a ottobre a Bologna e sicuramente suoneremo forte!

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