Tananai, Venice, Jebel @Live in Genova Festival: il report
“Le persone felici non rompono le palle agli altri”. E lo sa bene Tananai, che di motivi per sorridere, nell’ultimo anno, ne ha collezionati parecchi. Sul palco del Live in Genova Festival, in corso in questi giorni nella fitta agenda di appuntamenti musicali all’Arena del Mare del Porto Antico di Genova, lo ha dimostrato con il suo sorriso da impunito adorabile, con le sue canzoni coinvolgenti e con l’attitudine stranita di chi non sa ancora bene come abbia fatto ad arrivare così in alto, ma nello stesso tempo se la gode. Quello che poi dovremmo imparare a fare tutti, nella vita.
Un pubblico caldo, caldissimo, che ha visto la presenza di numerosi bambini accompagnati da mamme altrettanto entusiaste e ragazzi con la voglia di divertirsi, cantare e ballare a dispetto dell’afa che avvolge tutta la Penisola.
La serata parte col botto in compagnia di Venice, artista romana dalla voce potente e dai testi vicini ai mali di oggi, tra storie d’amore che finiscono e innamoramenti lampo. Sul palco si diverte e coinvolge il pubblico. Fuori di me e Non ti manco sono alcuni dei brani proposti e gli unici disponibili, al momento, su Spotify.
È poi la volta di un volto noto a Genova: si tratta di Jebel, attesissimo dal pubblico che lo acclama a gran voce e che ha preparato per lui striscioni e cartelloni come ai vecchi tempi. Classe 1997, accompagnato da Joe Valenti alla chitarra, condivide con Venice l’etichetta Pioggia Rossa Dischi, che sta sfornando uno via l’altro piccole chicche destinate a brillare nel tempo.
La sua performance cresce di anno in anno, vocalmente e a livello di presenza scenica, regalando al suo pubblico affetto e sorrisi anche una volta abbandonati i riflettori. Da ascoltare, tra le altre, l’ultima uscita Goodbye e Vienna, uno dei pezzi preferiti da chi scrive.
Cala la sera, i due settori in cui il pubblico è diviso sono ormai affollati e si attende solo l’arrivo dell’headliner della serata, Tananai.
Arriva in canotta nera e camicia, sorriso smagliante, e affascina le prime file con occhiate ammiccanti.
Nonostante non sia un repertorio infinito il suo, riesce a racchiudere diverse anime all’interno della sua produzione: dalle cosiddette ‘canzoni della cameretta’, come ha definito i primi singoli usciti, nati e composti proprio tra le mura di casa, come Ichnusa e 10k scale, alle hit più ritmate figlie di potenti hangover come Baby Goddam e Pasta, fino ad arrivare ai brani figli di Sanremo che hanno contribuito a rendere Tananai uno degli artisti più attesi dell’estate live, Sesso occasionale e Tango.
In ogni versione di se stesso riesce a dare il meglio, ogni tanto con qualche incertezza vocale che si perdona facilmente: salta in mezzo al pubblico, va a cantare vicino alle transenne del secondo settore, si siede al pianoforte, balla con energia e poi nuovamente prende in mano il cuore e lo regala a chi ha accanto, sempre in maniera convincente.
Tananai: la scaletta del concerto
Quelli come noi
Nera salsa di soia
Gli anni migliori
Volersi male
Esagerata
Piccola Gabber
Tra quarti
Campo minato
Calcutta
Maleducato
Sesso occasionale
Rave, eclissi
Giugno
Pasta
Baby Goddam
10k scale
Ichnusa
Abissale
Serie A
Fottimi
Tango