Tiziana Felle ha pubblicato Boundaries, il suo nuovo lavoro, tra jazz, elettronica, ambient. La sua attività inizia nel 1997, come cantante e cantautrice. Matura un’ampia esperienza discografica e suonando in contesti prestigiosi sia in ambito nazionale sia internazionale, con gli Skill e con i Fabryka.
Vince numerosi premi e riconoscimenti, apre i concerti di importanti musicisti fra cui Patti Smith, Skunk Anansie, Goldie, Afterhours, Subsonica, Max Gazzè, C.S.I., Giorgio Canali e i Rossofuoco.
Tiziana Felle traccia per traccia
Si parte da Bells, ma non è un tema natalizio quello sviluppato da Tiziana Felle, semmai un mantra da ripetere, mentre i suoni si diffondono nello spazio.
C’è il violino e c’è soprattutto la voce all’interno di Heavenly, pezzo di forte melodia e con il sapore delle canzoni antiche, ma distesa su orizzonti quasi cosmici.
Continuities gioca con qualche ambiguità e insidia, consentendo alla vocalità di Tiziana di giocare un po’, con modalità da avanguardia.
Si torna sul classico con Open Arms, con sottofondi da jazz club, un passo moderato, atmosfere notturne.
Ecco poi The Point, punteggiata di suoni che sembrano provenire da molto lontano, con un cantato inquieto, un po’ alla Kate Bush.
Si allarga su orizzonti sintetici Mark My Words, ma la voce rimane sempre il centro pulsante del brano. La breve Motif sperimenta e si lascia andare a qualche variazione di tono.
Ci si allunga invece con Duke Ellington’s Sound of Love, guidata dal pianoforte. Il cantato arriva dopo una lunga intro, morbido e avvolgente.
La chiusura è affidata a They Say It’s Wonderful, che curiosamente abbandona i ritmi morbidi di tutto il disco e si offre a un beat ritmato e dance.
Tiziana Felle conferma le proprie qualità con un disco ricco di suggestione, intenso e interessante, dotato di molte idee e di molte sensazioni.
[…] RECENSIONI: Radiocoop – Indiepercui – MusicMap – Rockit – Corriere della Sera – Corriere del Mezzogiorno – Traks […]