Sexster Abbey  è il nuovo lavoro dei Vegaenduro, band dell’underground bresciano in cui milita come musicista e produttore Giovanni Ferrario (Views, Morgan, Lula, Scisma, Lluci della centrale elettrica, Hugo Race, PJ Harvey etc.. ).

Il disco è composto da dieci brani nei quali si possono assaporare le sonorità garage e psichedeliche che caratterizzano la band fin dagli esordi negli anni 90. Prodotto, registrato e mixato dallo stesso Giovanni Ferrario presso gli studi Bipolars e Huga Buga. Masterizzato da Daniele Salodini al Woodpecker studio.

Vegaenduro traccia per traccia

Tired apre il disco con un passo mosso ma un atteggiamento un po’ lazy, echi di desert rock e qualche suggestione semi-psichedelica.

Più oscuri gli intenti di Miles Away, acida, rapida, ricca di chitarre e piuttosto affilata, con qualcosa del primo Nick Cave ma anche iscritta alla linea di pensiero dei Pixies.

Più sciolti gli intenti di Mug Shot Exposure, la più brit in un disco molto americano, che ha un carattere post punk e sonorità che volteggiano su un giro insistito.

Psichedelica, ma nel senso beatlesiano del termine, ecco poi First Chance, con voce sdoppiata e una chitarra che si lamenta ad alta voce. Ma con una certa serenità lisergica a coprire tutto.

Lo spirito e il cantato lazy tornano in 21st Century Main Conversation, che al netto di qualche svolazzo di tastiere fa pensare ai Velvet Underground.

Amsterdamn parte da qualche giro acidino, che poi approfondisce in un brano dalle molte eco.

Si prosegue con una muscolare Stars in the Eyes, robusta e risonante, ma con un’uscita ancora una volta psych.

Escape Luncatic Footfalls ha un buon giro di chitarra, tamburelli e un’aria piuttosto vintage, piuttosto Sixties. E anche qui si potrebbe fare il nome di qualche band importante, ma sono personalità e interpretazione delle sonorità da parte dei Vegaenduro a emergere in pieno.

Si prosegue con Cage, canzone di corsa e di lotta, che procede a testa bassa dall’inizio alla fine (qualcosa dei primissimi R.E.M. qui?).

Il disco si chiude con Leave, congedo breve e con riverberi finali.

Ispirazioni importanti ma anche sostanza di primo livello per il nuovo disco dei Vegaenduro, che riescono a tenere insieme un disco rock con un filo rosso psichedelico che lega e scioglie insieme.

Genere: psichedelia, post punk

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