Del Signor Uffa

Quello di oggi è un tour molto particolare in una terra strana, dove sembra esserci la scena underground più fiorente d’Italia, dove sembrano conoscersi tutti e, soprattutto, dove gli spritz costano quanto un paio di caffè a Milano. Terra pericolosamente alcolica, il Veneto ci sta anche riservando alcune delle sorprese (e promesse) musicali più importanti dell’ultimo periodo.

Jesse The Faccio

Nuovo nome della rivoluzione padovana, che sembra averci aperto gli occhi su un panorama già esistente ma per ora nascosto a tutto il resto d’Italia. Quello di Jesse The Faccio è un rock un po’ confuso, perché invece di rifarsi alla scena di Ministri, Zen Circus o, perché no, Afterhours e Marlene Kuntz, guarda oltre-oceano rifacendosi a nomi tra cui Mac DeMarco o Ariel Pink, a cui si aggiunge, inevitabilmente, anche l’influenza del cantautorato italiano. Da non perdere se ascoltate solo gli artisti che fanno parte della line-up del Primavera Sound e pensate che in Italia faccia un po’ tutto schifo (in parte è vero, ma non musicalmente).

Novamerica

Nuova firma per Rokovoko Records e primo rappresentante di quello verrà definito il primo esponente del rock adriatico, da Venezia in giù. Proprio da Venezia (quindi canali, turisti, festival del cinema e vino sulle strade) viene questo ragazzo energico, arrabbiato, irriverente, che scrive una canzone sull’estate, alla fine dell’estate, quasi a sbeffeggiare tutti i singoli estivi che ci sono capitati in questi mesi, che sembra il migliore Vasco Rossi che abbiamo mai avuto. Un nome da tenere d’occhio, perchè tra i più genuini che vi capiteranno ultimamente.

MiVergogno

Quello di MIVERGOGNO è un bel mistero, perchè suona così lo-fi da sembrare nostro cugino che ci urla dalla stanza di fianco, un coinquilino burbero che fa sempre grandi feste in cui ci vuole coinvolgere, un personaggio sofferente e vagante per le strade di Padova, in mano un bicchiere rubato a chissà quale bar, la rabbia provinciale genuina e acustica ed ecco che abbiamo il suo singolo d’esordio dal titolo Esami a cui ne è seguito presto anche un altro. Da non perdere.

Baruffa

Sempre da Padova una band che sembrano i Baustelle senza la spocchia intellettuale (che comunque ci piace sempre tantissimo), che raccontano storie di vita urbana, macchinate, occupazioni dei licei di Rovigo e concerti che abbiamo visto quando avevamo 18 anni (questo succede nel loro singolo dal titolo Rovigo), e poi il mondo visto con gli occhi di uno strano personaggio di nome Sandro (titolo di un altro singolo imperdibile), malinconico sognatore, ultimo romantico. Per teneroni.

Vertical

Alieni made in Vicenza. Se solo gli autori di Doctor Who li conoscessero, probabilmente firmerebbero le colonne sonore di tutta una stagione, e questa stagione sarebbe anche la più bella degli ultimi anni, tutti loro a turno sarebbero i compagni ideali del Dottore e il Tardis presenza fissa ad ogni concerto, anche quello più sfigato. Da ascoltare assolutamente il loro Equoreaction, un ep che di così, ne sentirete solo se vi fate pesantemente. Una nota di merito anche agli ottimi video di Erika Errante che vi consigliamo di andarvi a cercare sull’internet.

Pietro Berselli

Ancora da Padova. Il suo sottovalutatissimo Orfeo L’Ha Fatto Apposta di cui vedremo probabilmente un seguito molto presto, è la descrizione perfetta della debolezza umana, dei rapporti più tormentati che avete mai vissuto e di tutti i momenti in cui vi siete sentiti fuori dal mondo. Il suo è uno strazio ben calibrato di chitarre elettriche, testi andanti, talvolta recitati, niente da invidiare, anzi, ai nuovi nomi del indie-rock italiano, da Motta e Colombre. Da preservare.

Post-Nebbia

Psych pop per chi ha bisogno di restare nella fase di high anche dopo qualche after consecutivo e qualche mattinata in ufficio da affrontare, con le luci a neon sparate in faccia. I Post Nebbia sono un piccolo mistero di quest’underground così ricco, e allo stesso tempo così isolato. Sono una band che potenzialmente possiamo vedere un po’ ovunque, hanno aperto da Giorgio Poi allo stesso Jesse The Faccio, ma sembrano non averci colpito ancora abbastanza. Sarà un buon motivo per aspettare un nuovo album?

Joe D. Palma

Sempre da Padova. La missione dei Joe D. Palma sembra voler essere riuscire a unire perfettamente rock e dance, e i loro ultimi singoli sembrano portarci esattamente in quella direzione, che speriamo sia la stessa di un nuovo album in arrivo. Insomma, riuscire a combinare perfettamente genuino e patinato, pogo e timidi passi da sabato sera, alcol e brunch della domenica. Sono un compresso raro che non vediamo l’ora di vedere fissi in classifica, perché se lo meritano.

Venti Settembre

Venti Settembre non si capisce bene cosa sia, se una data importante, un nome nato per caso. Quel che è certo è che i Venti Settembre sono una band atipica che introducono violini e sax in formazioni tipicamente rock e che la title track del loro nuovo album dal titolo Sempre Lo Stesso Cinema,che è uscito per l’appunto il 20 settembre, ha esattamente quel gusto pop-retrò che stavate aspettante voi tutte, Tumblr girls che ormai non siete più su Tumblr.

Kuadra

Il loro nuovo album (fuori il 7 ottobre per Maninalto!) riesce a unire con una naturalezza disarmante rap, elettronica, rock (ovviamente) e una attitudine punk radicata e intensa. Complice la produzione artistica di Giulio Ragno Favero de Il Teatro Degli Orrori, i Kuadra si candidano, e finalmente, a essere uno dei gruppi rock più rappresentativi di una scena italiana, decadente ma mai morente.

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