Holy Gaze è il nuovo album dei fiorentini We Melt Chocolate, in uscita per Miracle Waves e No Me Escucho Records. Il secondo album si compone di dieci canzoni che spaziano dal dreampop allo shoegaze con il titolo che è stato scelto proprio per celebrare il mondo sonoro a cui i We Melt Chocolate sono legati: una sorta di lettera d’amore allo shoegaze in tutte le sue forme fatte di melodie, distorsioni e contrasti. Il nuovo lavoro vede anche la partecipazione di Francesco D’Elia, Sebastian Lugli (Rev Rev Rev) e Ben Moro (Sensitive Club).

I We Melt Chocolate nascono nel 2012 dalla fusione di due band fiorentine, Evanicetrip e Shades of Blue, e dopo aver pubblicato un EP ed un album (S/t) per Annibale Records, hanno aperto per varie band di fama internazionale come Shivas, Holy Wave, Asteroids #4, The Underground Youth, His Clancyness, Magic Shoppe, Your 33 Black Angels e Gift.

We Melt Chocolate traccia per traccia

Un Instrumental 1 piuttosto ricco di malinconia e dall’andamento cadenzato apre il disco con qualche loop e con qualche occhiata a quello che ci attende con i brani successivi.

Holy Ramen aggiunge la voce, qualche suggestione e qualche battito: il brano si instrada sulla via dello shoegaze con qualche delicatezza e qualche luce improvvisa.

Un po’ più tempestosa No Meaning Man, che usa la voce più come supporto che come protagonista, e viaggia a vele spiegate su sonorità particolarmente evocative. Si allunga qualche ombra, ma senza un tracimare di oscurità, su Land, un po’ più estesa e tranquilla, riguardo ai ritmi.

Al contrario parte all’assalto Neko, che prende di petto l’ascoltatore, con dinamiche non del tutto aliene a certo pop internazionale dei 90s. L’alternanza di ritmi e di mood continua con una molto più calma Instrumental 2, che si prende qualche attimo per rifiatare.

Qualche tipo di minaccia si verifica con l’apertura di Anything, che fa riferimento ai mondi post punk per allineare sensazioni un po’ più ruvide, anche se poi la voce addolcisce il tutto e le progressioni si rivelano particolarmente dinamiche.

Rimangono suoni in sospeso con il brano precedente, in parte raccolti e rilanciati da Shades, che però ha un andamento molto più soffice e allargato. Drumming e chitarre di una certa sostanza preparano il tracciato su Bright Off, in cui le voci sono però particolarmente sognanti.

A chiudere ecco Sunrise, uno dei pezzi tutto sommato più “leggeri” del disco, con le sue solarità albeggianti costruite con disinvoltura e attitudine al movimento.

Lavoro molto vario e ben congegnato, quello di We Melt Chocolate, capaci di incarnare le migliori tendenze shoegaze/dream pop ma anche si sforare un po’ quando necessario. Il disco funziona e il progetto anche: siamo curiosi di ascoltare le ulteriori possibili evoluzioni che la band sarà in grado di produrre nel corso del tempo.

Genere musicale: shoegaze, dream pop

Se ti piacciono i We Melt Chocolate ascolta anche: Edless

Pagina Instagram We Melt Chocolate

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