Esce domani, 6 maggio, il primo ep dei Westfalia, intitolato We’re not just good at playing. Anticipato dal singolo Sunset Kids, si tratta di un esordio decisamente a fuoco: non solo grazie all’esperienza a X Factor 2021, ciliegina sulla torta dopo anni di gavetta in cui Vincenzo Destradis, David Paulis, Jacopo Moschetto ed Enrico Truzzi hanno creato il giusto mix di ingredienti per un sound riconoscibile e in grado di catturare l’attenzione anche di chi, solitamente, ascolta altro. Testi in inglese, radici che affondano nel soul e nell’acid jazz, con sfumature di black music e di psichedelia che difficilmente si incontrano in un unico progetto musicale.
“Non siamo bravi solo a suonare” hanno dichiarato e continuano a sostenere i Westfalia, sottolineando la passione che muove il loro animo: ogni brano è pensato per essere dedicato a un personaggio narrante che incarna una tematica di attualità molto sentita dalla band.
Westfalia traccia per traccia
Have we still got time for tea / are we just technology?
La prima traccia è Still got my time, una riflessione accorata sul nostro tempo, sulla tecnologia che permea sempre più ogni ambito della nostra esistenza, e sull’incapacità di entrare realmente in contatto con quello che sentiamo, presi dalle cose che pensiamo di dovere e dobbiamo fare. Ci si muove su sonorità ricercate, marcate da una linea di basso che detta il tempo e su riverberi che accompagnano un ritornello che alza il tono e si lascia cantare con soddisfazione.
I feel more at ease with a glass of something strong in me
Si prosegue con Rakish, un lupo mannaro che fatica a trovare il suo posto nel mondo delle relazioni, che preferisce non approfondire i rapporti sentimentali ma rimanere in superficie, tra la diffidenza e la mancanza di fiducia negli altri e in se stesso. I suoni sono stratificati, cambia atmosfera spesso e si sovrappongono stili e intonazioni differenti, in un gioco tra il black e il jazz e con una punta rap di fondo che tiene insieme l’esperimento.
I’m so glad you’re here / the doorbell rescued me from nightmares
Ironico e un po’ pungente Alibabà arriva a giocare con il “non sono razzista ma…”, con chi si riempie la bocca di discorsi di integrazione e di apertura ma fatica a sembrare convinto e coerente con le contraddizioni che troppo spesso li costellano. Il pezzo suona graffiante, ruvido, con strofe ammorbidite da fiati e ritornello costellato da suoni sintetici e ritmo incalzante.
I try to do good / but you chase me like I’m Forrest Gump
Tutti seguono qualcuno, ma spesso questo qualcuno non sa dove stia andando. Un po’ come nel film omonimo, in Forrest Gump i Westfalia scorrono tra le pagine della vita di un influencer, che non sa neanche per quale motivo ci sono persone che accettano i suoi consigli su questo o quel prodotto. Uno dei pezzi migliori anche a livello di sonorità, oltre a riuscire a trattare un tema ormai universale con la chiave della ricerca di risposte, senza accuse.
Late at night in my room, the work rescues me / from social stress, or is it driving me mad?
Un cavolfiore ci salverà? I Westfalia parlano di un amore contorno in Cauliflower, metafora del cibo “povero” di cui il protagonista si nutre per poter risparmiare e andare a trovare la persona amata all’estero. L’amore ai tempi dell’Erasmus, ma l’Erasmus male, quello in cui devi scegliere se mangiare o avere una vita sociale. Saltella l’umore, saltella la base, su un arrangiamento che tra un colpo e l’altro rende la giusta amalgama tra la tristezza e la voglia di trovare la via d’uscita.
Laying down makes us stronger / we just wanna
Primo singolo estratto, Sunset Kids racconta di una generazione di sognatori che cerca di trovare il proprio spazio, ma poi non riesce neanche a capire dove comincia la vita reale e dove finisce quella virtuale, in un costante sentire incerto in ogni ambito dell’esistenza.
Impossibile distinguere tutte le contaminazioni inserite in queste 5 tracce che i Westfalia hanno racchiuso nel loro disco d’esordio: i flussi di parole e le melodie si sovrappongono creando un orizzonte sonoro assolutamente originale nel panorama emergente.
Genere musicale: funk, acid jazz
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