“Wild Season”, Goldsmack: la recensione #TraKs
Uscirà l’11 maggio prossimo Wild Season, il nuovo ep dei Goldsmack: la band italiana, scelta da Prescription PR (l’agenzia di Brian Eno, Beck eccetera) per la promozione in UK, partirà con il tour il 10 e l’11 Maggio da Londra
Questo per dire che il suono della band è molto internazionale e anche piuttosto pop ma senza cedimenti per eccesso di mainstream: anzi, una certa linea di eleganza si disegna in tutte le cinque tracce dell’ep.
Si parte con Good Morning Star, che con una chitarra acida ma senza esagerare inizia a mostrarci il panorama: filtrato e velato ma non abbastanza da non far affiorare un po’ di sangue e sudore in superficie.
A Wild Wild Season fa registrare un duetto vocale e atmosfere più attutite, tra chitarre e qualche idea elettronica che si aggira sul fondo.
Molto più minacciosa Kids with Guns, con un riff di chitarra che sa di pericolo e un cantato altrettanto aggressivo. Altrettanto inquieta suona Rites of Spring, anche se meno furibonda della precedente.
Echi di antichissimi Rolling Stones (segnatamente quelli di Play with Fire), con qualche spruzzata psichedelica in Of Human Bondage, che chiude il lavoro.
Non difficile capire che cosa possa aver trovato un management straniero nei Goldsmack: un suono levigato ma non troppo pulito, un talento fresco ma non immune da contaminazioni, una grande personalità. Ehi: può piacere anche in Italia.