Prodotto e registrato presso gli AVZ Studios di Milano, wLOG è l’album omonimo di esordio del cantautore milanese. Il disco esce con distribuzione ArtistFirst e contiene 8 brani: il risultato è una miscela che unisce sonorità indie pop, dance e synth e fa seguito alla pubblicazione di tre singoli racchiusi nella Trilogia della Gassa d’amante, progetto che lo ha portato alla ribalta nazionale con numerosi passaggi e ospitate radiofoniche.
Quello proposto dal cantautore milanese è un fil rouge che unisce l’elettronica alla tradizione cantautorale italiana.
Come racconta wLOG: “Quando penso a come definire la mia musica, vedo un pop che pur mantenendo le radici nei testi e nelle melodie della musica leggera italiana si accende e si catapulta nel futuro con suoni elettronici nuovi, diretti e immediati, lo definirei switch pop”.
wLOG traccia per traccia
Si parte dai ritmi dance di paDroni della sabbia, che più che con i droni gioca con le tastiere, in un’atmosfera leggera e un po’ vintage.
osmosi invece analizza e approfondisce discorsi di saliva, mentre la tensione elettronica armeggia sullo sfondo. C’è un po’ di indie (e forse un po’ di Cosmo) in questo brano.
Parte piano e poi sale di tono Dispetti di carta, che fa convivere ritmiche robuste e svolazzi electro.
Un po’ più sommessa, tranne qualche schiamazzo, Indigestione: non si rinuncia a marcare il ritmo, ma qui è la malinconia a prendere maggiormente la mano.
29 febbraio racconta di sensazioni casalinghe di coppia. Il clima sonoro è quasi festoso e molto sintetico.
Spunti calcistici prendono forma in Pirlo, che poi svaria parecchio, fluida e un po’ subacquea.
Curiose tentazioni canine contraddistinguono Roger, fiera della sua cassa dritta. Si chiude con Amsterdam Arena, finale nostalgico e notturno.
wLOG pubblica un esordio perfettamente immerso nelle sensazioni del tempo, riuscendo a veicolare contenuti molto personali.