XIII Blades: “Waves” è il nuovo album
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Dopo il singolo d’esordio Blue Cream, i XIII Blades lanciano il loro primo album Waves, disponibile su tutte le piattaforme digitali.

L’album, composto da undici brani, è ricco di elementi per gli appassionati del rock e non solo. Con una grinta a tratti grezza, a tratti raffinata, l’opera lascia spazio anche a un lato più introspettivo e a momenti psichedelici.

Riguardo al titolo dell’album, la band spiega:

Abbiamo scelto Waves perché racchiude il concept dell’album stesso. Anche come singolo, rappresenta quell’onda che trasporta le nostre emozioni e che poi si riflette nelle nostre canzoni

La tracklist

Blue Cream: un viaggio mentale ed esistenziale, con un sound potente e riff di chitarra distorti. Il brano affronta il rapporto del proprio “Io” con gli Dei, come se fossimo stati maledetti e costretti a una vita di continui conflitti interiori.

Dive: originato dalle ceneri di un brano molto vecchio, è il pezzo più aggressivo del disco, caratterizzato da un riff trascinante e un ritornello ancora più potente. Parla della frenesia provata durante un lancio nel vuoto col paracadute.

Another Sunshine: un tributo a Chris Cornell, il brano esplora il tema del suicidio dal punto di vista di chi perde un caro amico, lasciando più domande che risposte.

Funkapologies: il brano più ‘felice’ del disco, con un titolo volutamente provocatorio. Nato in pochissimo tempo, come una scintilla creativa.

In Trench: creato sulle colline di Sogliano in una notte stellata, questo brano rimanda al confronto con il proprio io più interiore, con un tempo in 11/8 che crea un effetto di loop.

Cosmic Views: un viaggio nello spazio cosmico alla ricerca di risposte per tutta la vita, pur restando confinati nella sola ricerca.

Illusions: l’intro di Waves, rappresenta la calma prima della tempesta, una preparazione alla battaglia.

Waves: la titletrack del disco e il brano a cui la band è più legata. È come un film composto da scene che, prese singolarmente, sembrano non avere connessione tra loro.

Indica: nato a Savignano durante una festa di paese, è uno dei brani più longevi del repertorio, evolutosi insieme alla band e racchiudendo molti degli elementi musicali che li caratterizzano.

I Feel The Stones: il brano più “on the road” del repertorio, carico ed energico con un ritornello psichedelico e ipnotizzante. Nato da una jam session in sala prove, ha preso vita come pezzo strumentale fino a quando la band ha iniziato a cantarci sopra.

Delirium: nato durante una jam session in sala prove, è un brano aggressivo con un riff in 7/4 che colpisce fin da subito, accompagnato da un basso distorto e arrabbiato.

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