Dopo qualche anno di silenzio torna Zzolchestra, con un album dal titolo Sentinella. Incursioni jazzistiche, escursioni nella forma canzone, musica latina e molti altri ingredienti prendono forma in un disco di dieci tracce, che spesso si prolungano fino a formare piccole suite.
Zzolchestra traccia per traccia
Ci si inoltra nei labirinti semantici e sonori degli Zzolchestra a partire da Speechless, la prima traccia. E se di sicuro non è semplicissimo ottenere un senso dal nonsense del testo, è più semplice seguire le evoluzioni musicali, soprattutto se ci si lascia guidare dalla linea del basso. Le sensazioni sono sì quelle della big band, ma anche in dimensioni più intime e in parte da jazz club.
Due passi Nella Funghera lasciano entrare fiati e vibrafono, sempre soggetti però a un groove molto tirato. Con il procedere del brano si scoprono però angoli di sottobosco in cui il sax si insinua con eleganza e in modo soffice. Si gioca di sottigliezze anche in Biturbo, che parte su volumi alti per finire in un quadro minimalista.
Abaké decide di cambiare aria, scivolando con intenzioni apparentemente placide. Ma c’è un ritmo che cresce gradualmente e che non si può ignorare. Altro cambio di scenario con Corrientes, che sembra voler trasportare l’ascoltatore in una plaza sudamericana ad ascoltare l’esibizione dell’ (eccellente) banda del paese.
Archi e umore improvvisamente cupo per Poltrona, mentre Al Ballad rianima il percorso pur senza uscire da canoni di moderazione ed eleganza. Molot più tambureggiante, letteralmente, la struttura proposta da Al Final. Il pezzo include anche passaggi che non dispiaceranno agli amanti dei Calibro 35. Si procede con Inno, che non è propriamente un anthem, anzi si qualifica come molto tranquilla. E si chiude con Sentinella, la title track, molto meno tranquilla e anzi vibrante di inquietudine, grazie agli archi e ai bassi.
Disco ben costruito, anche per mettere in evidenza tutti i molteplici talenti di cui la Zzolchestra dispone. L’album dimostra che la band dispone di una palette molto vasta, colorata e ricca di sfumature, che consente alla band di prendere quasi qualunque direzione.